Contro gli incendi, pulizia dei terreni da erbacce
Proprietari e conduttori dovranno adottare semplici e utili accorgimenti. Previste sanzioni per la violazione delle prescrizioni regionali antincendio
E’ tempo di pulizia dei terreni da erbacce e rovi per evitare il rischio incendi. Contro questa evenienza, infatti, i proprietari o conduttori di terreni dovranno adottare semplici ma utili accorgimenti.
Dal settore Ambiente del Comune di Sassari fanno sapere che la giunta regionale, con la deliberazione n. 14/11 del 8 aprile 2015, ha approvato le prescrizioni regionali antincendio per il 2015, relative al periodo ad “elevato pericolo di incendio boschivo” compreso dal 1 giugno al 31 ottobre, confermando le norme di prevenzione da attuarsi entro il 15 giugno di ciascun anno.
Ecco cosa fare.
Sulla base di tali prescrizioni sia i proprietari che i conduttori di terreni appartenenti a qualunque categoria d’uso del suolo, sono tenuti a mantenere pulite da fieno, rovi, materiale secco di qualsiasi natura, l’area limitrofa a strade pubbliche, per una fascia di almeno 3 metri calcolati a partire dal limite delle relative pertinenze della strada medesima;
Nel caso di aree urbane periferiche, i proprietari e i conduttori di terreni devono realizzare, lungo tutto il perimetro, delle fasce protettive prive di qualsiasi materiale secco aventi larghezza non inferiore a 5 metri.
Accorgimenti analoghi devono essere adottati da parte di proprietari e dei conduttori di fondi agricoli, dei terreni adibiti alla produzione di colture agrarie contigui con le aree boscate; i proprietari e i gestori di rifornitori e depositi di carburante, di legname, sughero, foraggio o altri materiali infiammabili e combustibili.
Il territorio del Comune di Sassari è caratterizzato dalla presenza di numerose aree verdi incolte private, in ambito sia urbano che periferico. Negli anni scorsi, è stata riscontrata la mancata esecuzione, da parte dei proprietari, degli interventi periodici di contenimento della vegetazione erbacea e di tutti gli accorgimenti previsti dalle prescrizioni regionali antincendio.
Oltre al concreto rischio di incendio, lo stato di abbandono nel quale spesso si trovano tali aree causa evidenti ripercussioni negative sul decoro della zona circostante e rappresenta un pericolo per la salute e l’incolumità delle persone residenti.
L’eccessivo sviluppo della vegetazione, infatti, favorisce il proliferare di insetti nocivi, quali zanzare, zecche e di animali indesiderati come topi.
Dal settore Ambiente del Comune fanno sapere che le violazioni riscontrate dagli organi di controllo saranno punite a norma dell’articolo 10 della legge 21 novembre 2000, n. 353, che prevede l’applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma non inferiore a 1.032 euro e non superiore a 10.329 euro.