Corruzione: Italia prima in Europa con 60 miliardi di euro (la metà del totale UE)
Quante sono le probabilità che in Italia gli appalti di un bando pubblico vengano viziati dalla corruzione? Il 10%, un dato altissimo, ben tre volte quello francese e 10 oltre l’olandese, dove il valore è inferiore all’1%. E’ quanto emerge da una ricerca effettuata da Price&Waterhouse per l’Olaf, l’agenzia antifrode europea: la trasparenza scarseggia ed il nostro paese è sempre più appetibile per i malfattori. Il dato parla chiaro e non lascia spazio alle interpretazioni: dei 120 miliardi che la Commissione Ue stima siano sottratti ogni anno all’economia continentale dalle tangenti, metà è di nostra competenza.
Il dossier ha preso in esame un campione di otto stati (Italia, Francia, Paesi bassi, Lituania, Ungheria, Spagna, Polonia, Romania) e cinque settori (come costruzioni e risorse idriche) ed è stato consegnato al Parlamento Europeo. Si scopre così che la bustarella va di moda nel settore dei corsi di formazione: in questo campo la possibilità che qualcuno abbia oliato finanziariamente gli ingranaggi supera il caso su quattro (28%), seguita dal settore idrico (27%). Bassa la truffa stradale (13%): i controlli sono più stretti e i casi meno frequenti. Il dato quasi raddoppia nelle ferrovie, soprattutto alla voce “materiali”. Siamo in buona compagnia, insieme a Ungheria e Romania, newentry nell’Ue. Il nostro tallone d’achille sono anche le gare truccate, dove il vincitore si conosce ben prima dei risultati: circostanza verificata nel 63 per cento delle violazioni delle regole. Il conflitto di interesse, cioè l’attribuzione a parenti o amici, è appena al 23%.
Su chi ricade la responsabilità? Secondo il dossier P&W “in molti stati i funzionari pubblici non sono specificamente addestrati per assicurare la trasparenza”. In Italia “la mancanza di capacità nella pubblica amministrazione nella gestione di strutture altamente complesse crea spazio per frodi e corruzione”. Ciò avviene “soprattutto dove potenti cartelli privati e organizzazioni criminali possono influenzare il processo di decisione politica”.
Tratto da www.fanpage.it ©