Corsi gender nelle scuole, Orrù: “vanno fermati immediatamente”
Il consigliere regionale del Psd'Az Marcello Orrù interviene sulla polemica scoppiata in seguito all'attivazione dei corsi gender in alcune scuole elementari del capoluogo sardo
A Cagliari è scoppiata la polemica in seguito all’attivazione in alcune scuole elementari dei progetti didattici sulla sessualità avviati dal Comune e destinati ai bambini, i cosidetti “corsi gender”. Le scuole del capoluogo sardo, così come tante altre altre scuole italiane che hanno proposto iniziative formative simili, sono finite al centro delle critiche da parte di coloro che sostengono l’idea della famiglia “tradizionale”.
Sull’argomento è intervenuto il consigliere regionale Marcello Orrù: “Quanto sta accadendo in alcune scuole cagliaritane relativamente ai progetti gender, iniziativa sbagliata e arbitraria attraverso la quale si tenta di indottrinare ideologicamente ragazzi giovanissimi, è un fatto molto grave che va fermato immediatamente. Tali progetti, voluti a Cagliari dal sindaco di Cagliari Zedda e dalla sua Giunta e portati avanti all’insaputa dei genitori e grazie a finanziamenti pubblici, presentati falsamente come strumento finalizzato ad abbattere le discriminazioni e di promuovere l’eliminazione delle differenze e l’uguaglianza dei sessi, hanno in realtà l’obiettivo opposto di inculcare nei ragazzi di giovane età e facilmente influenzabili, vere e proprie ideologie quali la negazione delle differenze di genere e la nozione di arbitrarietà dei generi” – ha spiegato Orrù in una nota.
“In tante scuole sono state introdotte lezioni di educazione all’ affettività dove si arriva ad affermare che ogni rappresentazione storica della differenza dei sessi è stata fondata su un pregiudizio e che il maschile e il femminile sono costruzioni sociali, storiche ed ideologiche da combattere. Sono stati distribuiti opuscoli di parte e faziosi – si legge nella nota – che discreditano quanto è riferibile al concetto di famiglia tradizionale. Tutto ciò è inaccettabile e appresenta un serissimo pericolo per l’educazione delle nuove generazioni, soprattutto quando questi concetti vengono propinati a ragazzi da 6 a 12 anni e senza che i genitori siano perfettamente a conoscenza dei contenuti di certe lezioni.
“Chiedo all’Assessore regionale all’Istruzione Firinu di intervenire subito e auspico che il sindaco Zedda ritiri subito la delibera che ha permesso l’attivazione di questi progetti. Mentre la Giunta Zedda è stata sonoramente bocciata e non è riuscita a portare a casa Cagliari capitale della Cultura, in silenzio tenta di propinare ai ragazzi ben altri tipi di cultura, all’insaputa delle loro famiglie, uniche depositarie dell’educazione dei figli” – ha concluso Marcello Orrù.