Corte d’Appello, mercoledì si discute la mozione di Tedde

Il vicecapogruppo di Forza Italia invita la Giunta a costituire un tavolo con la partecipazione di tutti i parlamentari sardi

Verrà discussa il 1 Ottobre la mozione presentata da Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia, contro la soppressione della sezione staccata della Corte d’Appello di Sassari e per l’istituzione della sezione autonoma. La mozione, firmata da tutti i gruppi di opposizione, tende a rilanciare la battaglia promossa nel 2011 con la mobilitazione che vide rappresentanti politici, istituzionali e della società civile costituire un comitato che il 5 settembre ha nuovamente serrato le file per proseguire una battaglia cruciale per il territorio.

Tedde invita la Giunta a costituire un tavolo con la partecipazione di tutti i parlamentari sardi, ad intervenire con urgenza presso il Ministro della Giustizia e promuovere, con la collaborazione del Consiglio Regionale, tutte le iniziative politiche e culturali utili per il raggiungimento dell’obbiettivo. L’istituzione della Sezione staccata nel 1992 – ricorda Tedde- fu frutto dello straordinario impegno di rappresentanti politici e istituzionali del nord Sardegna, supportato dal sostegno degli operatori della Giustizia e dal mondo delle imprese e della società civile. La programmazione riorganizzativa territoriale del Ministero della Giustizia suscita fondati timori che la soppressione della Sezione Distaccata di Sassari della Corte d’Appello giunga a breve al vaglio del Parlamento.

“Oltre che determinare un pericoloso arretramento dello Stato nel centro nord dell’isola e un impoverimento istituzionale, con pesanti riflessi sociali ed economici sulla Sardegna intera, tale decisione porterebbe con se anche la scomparsa del Tribunale per i minorenni ed il Tribunale di sorveglianza, con una avvilente derubricazione dei servizi di giustizia. Oggi come nel 1992 e nel 2011 – osserva Tedde- occorre una mobilitazione unitaria, al di sopra delle fazioni, dell’intera comunità sarda per difendere con le unghie e con i denti un irrinunciabile presidio istituzionale nel nostro territorio. Lo Stato faccia un passo in avanti – ha concluso Tedde- anziché due indietro”.

27 Settembre 2014