Cosa sta succedendo all’elettore? Ad Alghero votano così

Analisi di un voto e di una città. Alghero si prepara alle regionali 2014

Alle promesse del politico non ci crede più nessuno. E’ come quando da bambino smetti di credere Babbo Natale. Ti fa piacere fingere che la favola esista ma sai bene che non è così. Alle imminenti elezioni regionali sta succedendo questo. La “bruttura umana”, l’arroganza di chi ruba al cittadino, le bugie millantate in cambio del voto, fino a quando il regime economico reggeva, si potevano tollerare. Come dire, fino a quando ci davano le briciole, si poteva chiudere un occhio. Ma da quando non ci sono nemmeno quelle, si fa fatica a mandare giù il fumo senza l’arrosto. Analizziamo nello specifico un dato allarmante: l’astensionismo, il non -voto saranno il vero banco di prova. Da una parte la celerità delle elezioni che non hanno dato il tempo necessario a tutti i candidati di organizzare una vera campagna elettorale. E dall’altra l’icona dei grillini, la vera novità delle politiche che in verità hanno deluso sopratutto i sardi, in quanto hanno avuto un exploit con percentuali di voto altissime per non presentare nemmeno il simbolo alle regionali. Dunque, questi non voti , che gli ultimi sondaggi attestano in torno al 42% testimoniano il reale disgusto che i sardi hanno nei rappresentanti del governo regionale. E non si tratta più di ideologie, ma il vero problema sta nel fallimento di un sistema politico, (vedi le inchieste dei fondi ai gruppi come ultima dimostrazione di corruzione morale) che non regge il tracollo sociale ed economico, che porta i poveri ad essere sempre più poveri e ad allontanarsi definitivamente da quell’organismo che dovrebbe garantire il benessere dei cittadini: il governo. Alghero dimostra di soffrire questa situazione, forse più di altre città, poichè il tracollo ha preso tinte davvero fosche per attestarsi quest’anno in percentuali disastrose. Il 40 % dei giovani tra i 18 e i 40 anni è a spasso, 5000 casi seguiti dai servizi sociali, Caritas che non regge il carico di utenze, una città commissariata, che non riesce nemmeno a gestire un introito delimitato da 4 strisce blu. Ecco dove siamo arrivati, ecco cosa chiedono gli algheresi tutti i giorni: chiedono di finirla con le chiacchiere da salotto e di tirare fuori i “controbalzi”. perchè far morire questa città in questo modo, nascondere il suo vero volto  tra accuse e rimandi di patate bollenti, avvilirla con impegni e intenzioni che celano subdoli interessi personali, è da vigliacchi. Non sappiamo quanto gli algheresi e i sardi si sono stancati di questi teatrini, ma siamo certi, che non credono più a Babbo Natale.

Alessandra Mura, 11 Febbraio 2014