“Criminalità violenta in Sardegna. Quali strumenti per contrastarla?”
Lunedì 28 novembre dalle 16 nell'Aula Magna dell'Università di Sassari si terrà il seminario di studI sulla criminalità violentein Sardegna.
Lunedì 28 novembre dalle 16 nell’Aula Magna dell’Università di Sassari si terrà il seminario di studi “Criminalità violenta in Sardegna. Quali strumenti per contrastarla?”. L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento Polcoming e dall’Osservatorio Sociale sulla Criminalità in Sardegna dell’Università di Sassari, intende proporre una riflessione sulla criminalità nell’isola a partire dal progetto di ricerca sul Sistema Informativo e governance delle politiche di intervento e contrasto dei fenomeni criminali, finanziato dalla Regione Sardegna.
A partire dalla presentazione dei risultati, che verranno illustrati da Manuela Pulina, ricercatrice in Scienza delle Finanze, Daniele Pulino, assegnista in Sociologia politica e Sara Spanu, assegnista in Sociologia urbana, si esamineranno le attuali tendenze e gli indicatori principali che caratterizzano i territori dell’Isola colpiti dai fenomeni criminali. Il coordinamento dei lavori sarà affidato a Camillo Tidore, docente di Sociologia urbana.
Dalle 17 si proseguirà con una tavola rotonda sul tema degli attentati in Sardegna presieduta da Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna. Il dibattito si svolgerà a partire dal volume “Gli attentati in Sardegna. Scena e retroscena della violenza”, edito da CUEC, e vedrà la partecipazione di Marzio Barbagli, professore emerito di Sociologia dell’Università di Bologna, Giovanni Caria, magistrato presso la Procura del Tribunale di Sassari, Giovanni Meloni, giurista, Umberto Oppus, direttore Anci Sardegna e Giuseppe Pulina, amministratore Unico FoResTas. Concluderà i lavori Antonietta Mazzette, coordinatrice dell’Osservatorio Sociale sulla Criminalità in Sardegna.