Crisi, il proprietario di uno zoo minaccia: “Apro le gabbie delle tigri”
Marino Nonnis, sposato e padre di due bambini, ha dedicato la sua vita agli animali del suo zoo. Ma ora dice di non riuscire ad andare avanti: “Vederli morire di fame di fa star male e se nessuno mi dà una mano li lascio
Marino Nonnis è un uomo di 46 anni di Guspini, centro del Medio Campidano a 70 chilometri da Cagliari, che ha dedicato la sua vita agli animali. Sposato e padre di due bambini, Nonnis possiede due tigri, sei leopardi, una pantera nera, tre scimmie, asini, cavalli, cinghiali e struzzi. Ventitre anni fa iniziò ad accudire Odry, una femmina di tigre del Bengala alla quale poi affiancò un maschio, Tyson. In seguito riuscì ad acquistare due leoni e una pantera. Animali che però ora soffrono la crisi. Soffrono la fame, secondo quanto ha raccontato Nonnis all’Adnkronos.
L’uomo, che salì alla ribalta anche per essersi tatuato il voto di Silvio Berlusconi sul braccio (“uno dei due amori della mia vita, insieme alle bestie”), ora minaccia di lasciare liberi i suoi animali. “Non ce la faccio più a dar loro da mangiare, vederli morire di fame di fa star male e se nessuno mi dà una mano, apro le gabbie”, ha spiegato. Nonnis dice di essere arrabbiato con le istituzioni perché nessuno lo ha aiutato: “Ho comprato il terreno con tanti sacrifici, costruito le gabbie a norma, ho aperto al pubblico rispettando le leggi, ma ora non ce la faccio più ad andare avanti”.
“Nessun aiuto da parte delle istituzioni” – Nonnis dice che con la crisi, dato che i mattatoi non stanno più macellando, non riesce a trovare la carne per nutrire le sue tigri e i leopardi. Poi deve comprare mangime, paglia, foraggio per cavalli e asini ed è “impossibile”: “Troppi i costi senza introiti e senza nessun aiuto da parte delle istituzioni”. E per questo che Nonnis ha affermato di non poter più andare avanti e ha minacciato, appunto, di lasciare liberi gli animali: “Sono allo stremo delle mie forze, prima devo pensare alla mia famiglia e sono disoccupato. Se nessuno mi aiuta dovrò aprire le gabbie, non mi importa delle conseguenze”.
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