“Crisi in Comune, che fine ha fatto il popolo sovrano ?”

L'opinione di Vittorio Guillot

Leggo che ‘In una missiva indirizzata al Sindaco Mario Conoci i partiti Forza Italia, Riformatori, Udc, Fratelli d’Italia e Psd’Az, insieme al gruppo Misto e al Partito dei Sardi, chiedono una verifica immediata aprendo di fatto la crisi politica. La maggioranza, tranne Lega e Noi con Alghero, chiede una rapida fase di riflessione. “Oggi sentiamo forte l’esigenza di disegnare il nuovo orizzonte politico, amministrativo e sociale che è nostro dovere perseguire per dare corpo alle aspettative degli algheresi e andare incontro alle legittime esigenze delle nuove generazioni che in prospettiva saranno danneggiate dalle negative ricadute della pandemia”.

“Riteniamo indispensabile in tempi brevi – proseguono dalla maggioranza – la convocazione di un coalizione con tutti i partiti, al fine di dar corpo a scelte amministrative e politiche rapide, decise e precise, che siano un chiaro segnale di attuazione del patto elettorale che abbiamo stretto con gli algheresi. Scelte che riteniamo debbano essere supportate da una intelligente ed equilibrata definizione della squadra di governo deputata a darne attuazione”… Mi pare logico   precisare che ‘una squadra di governo ‘ c’è ,in Comune, fin da quando si è insediata la nuova amministrazione. E’ formata, fino a prova contraria, dal Sindaco e da tutti gli Assessori nonché dai nominati alle presidenze e direzioni della Società Partecipate e dei vari Enti che fanno riferimento al Comune.   

Ora, mi chiedo, a parte la roboante retorica politichese usata in questo ed in altri documenti ed agli inutili giri di parolone,  se l’espressione ‘ dar corpo a scelte amministrative e politiche rapide, decise e precise, che siano un chiaro segnale di attuazione del patto elettorale che abbiamo stretto con gli algheresi’ significa che questa squadra non ha funzionato.   Se così è , per chiarezza verso i cittadini, nonché per logica e coerenza, si contesti pubblicamente ai responsabili , indicandoli per nome e cognome, quali punti dell’accordo elettorale non hanno rispettato e, come, quando e perché hanno mostrato   loro inefficienza e la loro inadeguatezza.

Se non fornissero adeguate giustificazioni, li si obblighi ad uscire di scena. Se non si facesse così, la trasparenza scarseggerebbe veramente tanto e, soprattutto, si mancherebbe di rispetto verso il ‘popolo sovrano’ , che, in una democrazia seria ed effettiva , deve esser informato da chi, ed in che modo,  vengono curati  gli interessi cittadini. In caso contrario il ‘popolo sovrano’ verrebbe, ahimè!, trattato da ‘popolo bue’, alla faccia di tutti  gli ipocriti richiami alla’ attuazione del patto elettorale che abbiamo stretto con gli algheresi’ e balle simili!

In mancanza di tali , doverosi e pubblici chiarimenti ,mi chiedo se i sottoscrittori di tale richiesta siano effettivamente mossi dai nobili intenti che dichiarano o se, invece, si nascondano dietro ad un dito perché, in realtà , ciò a cui ambiscono è, alla luce del mai abrogato Manuale Cencelli,  una diversa ed oscura  spartizione di poltrone e poltroncine, causata dalla migrazione di certi consiglieri comunali da una sponda all’altra. 

Vittorio Guillot, 11 Novembre 2020