Cucina: facciamo il punto sulle spezie più amate dagli italiani
Le spezie possono rendere lo stesso piatto ogni volta diverso e ispirare nuovi abbinamenti creativi. L’importante sarà utilizzare quelle corrette per non coprire il sapore degli ingredienti.
In Italia sono apprezzate soprattutto spezie come il pepe e il peperoncino, ma sono ormai di uso comune anche altri sapori più esotici e orientali quali ad esempio quelli del curry, della curcuma e del cumino.
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Le spezie più usate dagli italiani
Pepe e peperoncino sono di certo le due spezie più diffuse nei piatti nostrani, anche per la versatilità con la quale si possono utilizzare nelle loro varie versioni. A livello di aroma e piccantezza, si può dire che la paprika è una sorta di via di mezzo tra i due, anche se essa stessa può essere sia dolce che piccante.
Questa spezia deriva dalla pianta di peperone e ha un’aromaticità unica che la rende perfetta anche sulle patate arrosto, oltre a conferire una colorazione peculiare. La paprika dolce non è affatto pungente, ma basta prediligere quella piccante per avvicinarsi al gusto del peperoncino.
Il pepe nero, aromatico e pungente, si può utilizzare quale complemento per un piatto di pasta (per esempio nella famosa cacio e pepe romana), mentre il pepe bianco e il pepe verde sono più delicati, anche se l’aroma resta intenso: si prestano perfettamente a piatti a base di pesce e tutti quanti possono conferire carattere anche a contorni di verdure.
Il peperoncino italiano può essere anche molto piccante: a indicare la differenza tra un peperoncino più dolce e uno più forte è la cosiddetta scala di Scoville, che indica ad esempio che l’Habanero è molto più piccante di uno Jalapeno. Anche se queste varietà hanno origini palesemente straniere, si coltivano anche in Italia. Su un piatto di pasta, in un arrosto o per dare carattere a delle verdure, il peperoncino resta una delle spezie più amate in Italia.
Dalla cannella alla curcuma: come arricchire i piatti con le spezie
La cannella, che spesso si usa per i dolci più svariati, viene impiegata anche per dare un aroma inconfondibile a una macedonia. Viene però anche utilizzata nelle pietanze salate come, per esempio, le patate arrosto. I Paesi di origine sono prevalentemente lo Sri-Lanka e l’Indonesia, ma arriva sulle nostre tavole per rendere originale anche solo un centrifugato o un bicchiere di latte.
Di origini tropicali è anche la noce moscata, immancabile nelle polpette come in tutte le preparazioni ove sia presente carne rossa macinata, ma anche in un purè o in un contorno di verdure cotte.
Il curry è un insieme di spezie provenienti in particolar modo dal sud-est asiatico che può risultare molto piccante (il verde) o mediamente piccante (il rosso). Esiste anche la versione, molto diffusa qui in Italia, che non è piccante ma può diventarlo e rendere un piatto a base di pollo esotico e speziato.
Ancora una volta dall’India proviene la curcuma, dalla colorazione arancione acceso e dal gusto tra l’amaro e l’acidulo, in un equilibrio ideale che la rende perfetta per i primi piatti come risotti alternativi, i secondi come gli arrosti di carne e i legumi come le lenticchie.
Più fresco e simile al finocchio è invece il cumino, che ha anche proprietà digestive: si può aggiungere ad arrosti e salumi, ma anche nelle ricette di alcuni formaggi semi-stagionati. Spesso si usa nei dolci da forno.
Infine, occorre citare anche il ginepro, le cui bacche si coltivano ormai anche nell’area mediterranea: ancora una volta può completare e aromatizzare degli arrosti di carne, dei contorni a base di cavolo e il pesce cucinato al cartoccio.