Da Alghero alla conquista del web con un post antirazzista
10 Righe, quasi 30 mila "mi piace", più di 500 commenti e 11.500 condivisioni, ecco i numeri del post antirazzista di Francesca Iacono diventato virale sul web.
Francesca, giovane studentessa algherese di 22 anni iscritta all’università di Padova, nel post racconta la propria storia fatta di difficoltà e stenti dovuti alla condizione di povertà della sua famiglia, ma “niente di eclatante, una povertà normale e gestibile”. Lavori stagionali sottopagati in nero, l’auto di quinta mano, i libri del liceo in comodato, le ore passate ai servizi sociali, le tante domande per i sussidi, il pensiero di occupare un immobile. Questa è la storia della famiglia di Francesca ma potrebbe essere la vita di una qualunque delle 3 milioni e 230 mila famiglie che secondo l’Istat vivono, in Italia, sotto la soglia di povertà relativa.
Ad Alghero la famiglia di Francesca è conosciuta e stimata, il padre è uno scultore molto apprezzato e non è raro trovare i suoi visi scolpiti nella pietra in alcuni pubblici esercizi della città. Sicuramente una famiglia umile e con grande senso di solidarietà verso il prossimo. La forza delle parole di Francesca risiede nella capacità di rispondere al paradigma salviniano che vede nel nemico del povero colui che è ancora più povero. Francesca è “un’italiana che vive da secoli al di sotto della soglia di povertà” ed è fermamente convinta che i migranti, i rom, i sinti non le stiano togliendo il pane di bocca, il lavoro e così via e non è ce l’ha con i rifugiati e non pensa, a contrario di molti, che le difficoltà della sua famiglia siano lontanamente paragonabili a quelle dei migranti.
Usare le difficoltà quotidiane come liquido infiammabile sul fuoco della xenofobia è, in questo periodo, lo sport preferito di alcuni politici con stipendi pubblici a troppi zeri. Questo a Francesca e a tanti altri che vivono in condizioni difficili non va per niente giù. “Per favore smettete di usare la povertà altrui per spargere odio mentre progettate le vacanze” così conclude il suo sfogo la giovane algherese.