“Da Cenere a Sa Mandra”, pranzo deleddiano ad Alghero
L’Azienda Agrituristica Sa Mandra propone a dicembre un pranzo dove verranno realizzate le preparazioni citate dalla scrittrice Grazia Deledda nel romanzo "Cenere".
“… nacque a Fonni … egli passò a Fonni la sua infanzia, e ricordò sempre con nostalgia quel bizzarro paese adagiato sulla cima d’un monte come un avoltoio in riposo.” È con queste parole
evocative che Grazia Deledda ci introduce nel romanzo Cenere, ambientato a Fonni e pubblicato a puntate nel 1903 su “Nuova antologia”, e in volume nel 1904. Il romanzo è un meraviglioso racconto su una Sardegna profondamente suggestiva, dove il premio Nobel, fra l’altro, propone diverse citazioni culinarie facilmente riproponibili ancor oggi, come: “Anania provò un dolore indicibile, non raddolcito neppure dal pezzo di pane intinto nel miele; un arrosto di viscere di pecora. Era stata durante il giorno a cogliere erbe mangerecce selvatiche, e veniva a domandare un po’ d’olio per condirle”. Con i suoi romanzi Grazia Deledda pone in atto una riflessione gastronomica ancora tutta da conoscere e studiare, citando ingredienti e trasformazioni mai analizzate dagli esperti della gastronomia italiana.
L’Azienda Agrituristica Sa Mandra di Alghero, i cui titolari sono originari del paese di Fonni, si sono riconosciuti e identificati nei personaggi e menzioni di cucina che la scrittrice scrive. Propongono pertanto un pranzo per il giorno 4 dicembre, dove verranno realizzate le preparazioni citate dalla scrittrice nel romanzo. Il titolo dell’evento è “Da Cenere a Sa Mandra”, per far immergere i partecipanti in una Sardegna culinaria lontana quasi 120 anni, e stupirli, facendo scoprire loro la lungimirante contemporaneità della scrittrice in cucina.
Domenica 4 dicembre si inizierà alle 13 con il Pranzo Deleddiano, con pietanze e preparazioni tratte dal romanzo Cenere: Focaccia al miele Formaggi, Ricotta fresca, Prosciutto e salsiccia, Su Tattaliu
Supa di erbe selvatiche e Castagne, Macarrones con pomodori secchi, Su filindeu, Coscia di pecora a cassola con patate, Maialetto arrosto, Patate arrosto, Gatò, Aranzada, Pabassinos, Vino barbaricino e caffè, Pane carasau e pane d’orzo.
Momenti concreti, gesta, profumi, fragranze, consistenze, che di par loro narrano di cibo, di agricoltura, di vita dei campi, di usi e costumi, di abitudini che grazie all’arte letteraria di Grazia Deledda tracciano l’identità della gente di Sardegna.