«Da tassa a contributo di sbarco, Porto Torres cambia rotta»

Per il sindaco di Stintino Antonio Diana sull'Asinara è importante continuare un ragionamento di insieme.

«Il Comune di Porto Torres cambia strategia, adesso parla di contributo di sbarco e non più di tassa di sbarco per chi parte da Stintino. Non possiamo che prendere atto di questo, sottolineando come l’amministrazione turritana colga l’occasione di fare cassa, offerta dall’approvazione alla Camera in via definitiva dell’emendamento al ddl sulle misure a sostegno delle isole minori, finalizzate ad uno sviluppo sostenibile, che dà il via libera al cosiddetto “contributo di sbarco”». Lo afferma il sindaco di Stintino Antonio Diana, rispondendo al primo cittadino di Porto Torres che lo accusa di aver pronunciato «frasi folli e inopportune» per la critica mossa alla scelta di voler introdurre una tassa di sbarco sull’Asinara.

«Credo – riprende il sindaco Antonio Diana – che il mio collega di Porto Torres non abbia ben letto le mie dichiarazioni quando dicevo, nel mio intervento sulla tassa di sbarco all’Asinara, che da sindaco di Stintino l’iniziativa di Porto Torres non avrebbe avuto per noi nessun interesse. Mi limitavo, invece, a una critica ragionando da imprenditore e da amministratore del parco, nelle quali vesti ritengo di avere più di un diritto per potermi esprimere».

Tuttavia il sindaco Antonio Diana fa presente al sindaco Sean Wheeler anche la necessità di ricordare le parole dell’assessore pentastellato al Bilancio Donato Forcillo quando, durante l’ultima seduta consiliare (consultabile anche dal sito web del Comune di Porto Torres), parlò dell’idea di introdurre «una tassa di sbarco sull’isola dell’Asinara per chi non è residente a Porto Torres e, soprattutto, per chi non parte dal porto di Porto Torres. Vogliamo in questo modo cercare di far spostare parte delle partenze dal porto di Stintino al nostro e, allo stesso tempo, vedere se ci possono essere incentivi per avviare attività di trasporto a livello turistico che tutt’oggi mancano o sono poco frequenti».

«Parole che si commentano da sole – aggiunge Antonio Diana – e che, alla luce delle ultime dichiarazioni del mio collega, mostrano un netto cambio di rotta dell’amministrazione portotorrese sulle politiche di insieme. L’Asinara infatti, fino a poco tempo fa, era considerata un punto cardine, con tutti i territori dell’area vasta mobilitati per l’isola, per la vertenza dell’acqua e del ciclo della depurazione. Le parole dell’assessore confermano, poi, le voci di popolo che vogliono l’impostazione dello sviluppo turistico portotorrese contrapposto a quello di Stintino. Cosa sbagliata, se si ragione nell’interesse generale della comunità.

Ora, con il contributo di sbarco, il balzello viene riscosso con il prezzo del biglietto da parte delle compagnie o soggetti che svolgono il servizio di trasporto, a prescindere da dove esse partano, mentre non è dovuto dai soggetti residenti nel comune, dai lavoratori, dagli studenti pendolari».

Un contributo che – fa presente anche il Ministero dell’Ambiente – deve essere utilizzato per finanziare la raccolta, lo smaltimento dei rifiuti e la salvaguardia ambientale dell’isola.

«E sulla questione rifiuti qualcosa in più possiamo dirla anche noi come Comune – afferma Antonio Diana –. Vorremmo ricordare che circa l’80 per cento dei rifiuti solidi, prodotti dai turisti sull’Asinara, viene smaltito nel nostro paese, a spese del Comune di Stintino. Anche questo sempre tollerato, in quel ragionamento di collaborazione che si è impostato negli anni addietro e che ha dato grandi risultati su importanti progetti. Viene da chiedersi se dobbiamo continuare a ragionare in termini di collaborazione di area vasta o anche noi dobbiamo iniziare a fare ragionamenti egoistici?».

Redazione, 11 Gennaio 2016