Daga-Pirisi contro Bruno: «Cap d’Any? Entusiasmo incomprensibile»

In una nota stampa i consiglieri comunali del Partito Democratico, Enrico Daga e Mimmo Pirisi, commentano la presentazione del Cap d'Any algherese avvenuta questa mattina .

In una nota stampa i consiglieri comunali del Partito Democratico, Enrico Daga e Mimmo Pirisi, commentano la presentazione del Cap d’Any algherese avvenuta questa mattina (GUARDA).

Non comprendiamo l’esultanza del sindaco e del suo assessore al turismo per la presentazione degli appuntamenti di Capodanno. Restiamo basiti dal fatto che queste parole cosi cariche di enfasi e gioia arrivino da chi, per anni, ha sempre osteggiato tali tipologie di format ritenuti come inutili e, soprattutto, dispendiosi per le casse comunali già oggi all’asciutto. Scopriamo, con soddisfazione, che il sindaco, il suo assessore e soprattutto le colonne della cosiddetta sinistra (ex-migliore) che lo sostengono nei continui ed auto-celebrativi confronti pubblici (no-comment il livello di partecipazione), sono d’accordo nello spendere importanti cifre anche per momenti ludici e in questo caso musicali, nella stessa identica maniera in cui si è sempre fatto dagli anni duemila ad oggi.

Dunque se da una parte, per suoli pubblici e urbanistica, ad esempio, emerge la rigidità tipica di chi vede con sospetto il mondo delle partite iva, su altri ambiti si assiste ad un dejavu sperimentato e ampiamente collaudato dalle maggioranze di ben altra connotazione politica. A nulla sono valse le nostre raccomandazioni che andiamo facendo da tempo : sui veri grandi eventi si può rilanciare l’economia di Alghero. Certo, parliamo di veri “grandi eventi”. Senza nulla togliere all’ottimo cantante in attesa per Capodanno, per noi Alghero deve puntare ai mercati nazionali ed esteri con spettacoli, esibizioni ed animazione urbana, di respiro internazionale (quale turista muoverà verso Alghero stimolato da una esibizione di Caparezza?) capaci di creare per intere settimane, delle vere e proprie stagionalità, promossi per tempo  (definire la presentazione di oggi “di largo anticipo” è un’offesa alla nostra intelligenza) attraverso i più moderni canali di comunicazione. Parliamo di iniziative di tutt’altro segno rispetto ad un fuoco di paglia rappresentato da una città invasa di migliaia di persone per una sola notte in una svilente gara di numeri con gli altri centri dell’isola. Sarebbe opportuno, anche per la trasparenza, la condivisione, e la partecipazione tanto decantate che, al momento debito, Sindaco e assessore rendano pubbliche nel dettaglio, tutte le spese del Capodanno e degli altri appuntamenti collaterali. 

Incuriosiscono i toni trionfalistici di sindaco e assessore che, facendo il proprio compitino, hanno omesso di ragguagliarci su quali siano le ricadute attese, quali siano i mercati di riferimento, quale sia il grado di coinvolgimento del sistema produttivo ( per questo è auspicabile un membro delle imprese nel Cda di Meta), al fine di ottimizzare e capitalizzare l’importante sforzo economico che gli algheresi sostengono fonanziando questo genere di iniziative. Lascia sbalorditi apprendere direttamente dall’assessora che l’obiettivo di questo tipo di eventi sarebbe quello di superare nel tempo i comuni limitrofi, eravamo certi che Alghero non fosse in concorrenza con Sassari, Uri, Castelsardo, Ittiri, ma con le grandi capitali europee del turismo. 

Insomma, pare non sia giunto ancora il momento per il cambiamento, quello nei fatti e non nelle parole. Si, siamo ancora dentro il tunnel e non fuori, come puntualmente recita il media di riferimento. 

 

8 Novembre 2014