Daga: “trasformare Alghero in un’innovativa sede di diversi turismi”
Enrico Daga, candidato sindaco di Alghero per il Partito Democratico, delinea e propone un nuovo percorso per il rilancio del comparto turistico della Riviera del Corallo
«La principale vocazione di Alghero è quella turistica, ma per fare in modo che questo settore incida seriamente sull’economia, sull’occupazione e sullo sviluppo complessivo della città bisogna abbandonare il ricordo nostalgico di quando la nostra città era la porta d’oro del turismo e lavorare per trasformarla in una dinamica, innovativa e attraente sede di diversi turismi». Enrico Daga, candidato sindaco di Alghero per il Partito Democratico, in vista delle elezioni amministrative del 25 maggio indica la rotta da seguire per «fare del sistema dell’accoglienza e dell’ospitalità un vero e proprio comparto produttivo, in grado di stimolare, ispirare e realizzare un cambiamento strutturale e culturale di cui possa giovarsi tutta la città», come aggiunge.
Dal turismo marino-balneare a quello attivo e sportivo, dal turismo culturale a quello enogastronomico, dal turismo congressuale a quello tematico, dedicato ad ambiente e natura, dal turismo rurale a quello religioso, tanto per fare degli esempi, «immagino un’Alghero in grado di progettare, pianificare e implementare tanti turismi, tutti possibili, coesistenti, sinergici e sostenibili», è il cambio di visione che propone Enrico Daga.
Secondo la nuova prospettiva impressa nelle linee programmatiche per un settore considerato prioritario, «il territorio di Alghero è talmente esteso, ricco e variegato che si presta a essere attrattivo per un’altrettanta svariata gamma di visitatori – dice Daga – dobbiamo lavorare affinché Alghero, intesa come destinazione turistica, diventi il contenitore capace di rispondere a più domande e a più esigenze». Per riuscire nell’intento, «occorre non perdere di vista il bisogno di stabilire una stretta connessione fra sviluppo economico, conservazione delle risorse e attrazione dei flussi turistici», prosegue il candidato sindaco del Pd.
Sul come, Daga ha le idee altrettanto chiare. «Convocheremo subito gli stati generali del turismo e del commercio e ci adopereremo immediatamente per la creazione della Consulta permanente del turismo e dell’Osservatorio sul turismo», dice. Due interventi prioritari che «dovranno inserirsi organicamente nella redazione del Piano strategico del turismo, che valga come riferimento generale – propone Daga – e di un piano di marketing che definisca periodicamente, per esempio ogni tre anni, le azioni di promozione e commercializzazione dei prodotti turistici».
Un programma così ambizioso avrà bisogno di «una più intensa cooperazione tra la pubblica amministrazione, a tutti i livelli, l’aeroporto, il porto, i tour operator, le agenzie di viaggio e e quelle turistiche – secondo Daga – ma anche di un investimento per lo sviluppo di sistemi tecnologici integrati per la promozione, la commercializzazione, la sistematizzazione dei flussi di informazione e le modalità di interazione tra i diversi attori». Riqualificare le strutture ricettive, internazionalizzare il territorio, investire in formazione, creare e sostenere modelli di sinergia e reti d’impresa, creare una cultura dell’accoglienza e della qualità dei servizi, valorizzare e organizzare il sistema delle seconde case: per Enrico Daga sono queste le cose da fare «per realizzare un processo che consenta al turismo uno sviluppo stabile e duraturo».
Il piano per il turismo proposto da Enrico Daga è complesso e dettagliato, tanto che per realizzarlo «avvieremo subito degli accordi strategici con l’assessorato regionale del Turismo, Sardegna Promozione, la Camera di Commercio del Nord Sardegna e il Sistema turistico locale», annuncia il candidato sindaco. A questo stesso scopo «ci faremo portatori delle istanze territoriali rispetto alle politiche dei trasporti aerei e marittimi».