Dalla Regione 3mln per il recupero dell’ex cotonificio
La Giunta regionale finanzia il progetto dell'amministrazione: «L’ex fabbrica diventerà un polo culturale e sociale di eccellenza, con spazi dedicati all’aggregazione, ai laboratori artigiani, agli incontri culturali, esposizioni, mostre, svago, nuova impresa»
Un intero quartiere, con l’intera città, attende da decenni l’opportunità di spazi per la crescita sociale e culturale. L’ex cotonificio di via Marconi, attualmente in completo stato di abbandono e degrado, può ora imboccare la strada del recupero funzionale ai fini culturali e sociali. Da sito degradato a cuore pulsante della città. La Giunta regionale finanzia il progetto dell’Amministrazione Bruno, e lo fa con un intervento finanziario decisivo: 3.176.000 euro. «L’ex fabbrica – spiegano da Sant’Anna – , spesso fonte di pericolo per l’incolumità dei residenti, diventerà un polo culturale e sociale di eccellenza, con spazi dedicati all’aggregazione, ai laboratori artigiani, agli incontri culturali, esposizioni, mostre, svago, nuova impresa».
La ripartizione dei fondi destinati alla progettazione e realizzazione di opere di competenza degli enti locali (40 milioni complessivi) finanzia uno dei progetti più attesi dalla città di Alghero e dallo storico quartiere di Sant’Agostino, nato nell’immediato dopoguerra con una serie di insediamenti di edilizia popolare. L’ex fabbrica, passata quest’anno nella disponibilità del Comune di Alghero al prezzo simbolico di un euro, dispone inoltre di uno spazio verde di oltre 1000 mq da utilizzare come parco urbano e una sala convegni attrezzata.
«Una conquista importante non solo per il quartiere ma per la città» commenta il Sindaco Mario Bruno «un progetto che finalmente risponde concretamente alla necessità di spazi adeguati per i giovani, per gli anziani, per gli artigiani, per nuovi e antichi mestieri. Nuove opportunità che da tempo vengono chieste e di cui il quartiere è oggi carente. Ma siamo certi che la riqualificazione dell’area sia un elemento vitalizzante per l’intera città».
Ora prende avvio una breve fase di concertazione con i residenti per raccogliere idee e suggerimenti per il miglior utilizzo degli spazi e la futura gestione del complesso.