La Sardegna che brucia, grave l’allevatore che voleva salvare il bestiame.

Un inferno di fuoco sta devastando la Sardegna. Sono ore interminabili, mezzi e uomini coinvolti e gran lavoro di squadra di tutti i militari e i vigili del fuoco. La Sardegna brucia a causa di un grave segno di ignoranza, un dolo che ancora una volta mostra la misera coscienza di qualcuno che non ama la propria terra. Una vergogna senza uguali a chi ha fatto questo, creando disagi enormi, dispendi di mezzi e uomini, uccidendo bestie ed esseri umani. Le campagne di Ghilarza sono state il devastate. Le fiamme hanno continuato a divampare nella notte distruggendo aziende agricole e un’abitazione costruita di recente. E’ stato necessario bloccare il traffico sulla 131-bis fino alle nove di sera. A tarda sera nel piccolo centro di Bororeddu, raggiunto dalle fiamme, erano ancora in corso le operazioni di spegnimento.

Tutto è partito da Paulilatino, dove qualcuno ha creato un sistema di inneschi strutturato in modo da creare immediatamente un fronte di fuoco non solo vastissimo ma tale da circoscrivere un cerchio di morte. Impegnata per intero la flotta aerea antincendi. Anche per oggi l’allarme è altissimo: le temperature non diminuiranno e il vento soffierà ancora più forte. Un allevatore di 30 anni è rimasto ustionato nel vasto incendio divampato a Ghilarza. L’uomo stava cercando di mettere in salvo il bestiame quando è stato raggiunto dalle fiamme. E’ ustionato nell’80 % del corpo e da Sassari probabilmente verrà trasportato nel reparto ustioni gravi di Bologna. Nella zona, interessata dagli incendi, sono state evacuate anche alcune abitazioni e aziende agricole minacciate dalle fiamme. Un disastro di enormi proporzioni, giusto per aggiungere problemi ad una terra già in ginocchio.

8 Agosto 2013