«Decisioni politiche di Bruno offensive per l’Upc»
Lo sostiene l’on. Antonio Satta, segretario nazionale ed attuale responsabile regionale dell’U.P.C.
«Le ultime decisioni politiche del Sindaco di Alghero, Mario Bruno, mi sembrano lesive ed offensive nei confronti dell’Unione Popolare Cristiana che, nel 2014, ha contribuito, in maniera determinante, alla sua elezione a sindaco». Queste le parole dell’on. Antonio Satta, segretario nazionale dell’U.P.C. ed attuale responsabile regionale, all’indomani della decisione del sindaco algherese di escludere dall’esecutivo un rappresentante del suo partito. «Il sindaco – ha proseguito Satta – ha praticamente costretto alle dimissioni l’Assessore Gianni Cherchi, che è anche segretario cittadino dell’U.P.C., il quale non aveva accettato la drastica riduzione delle proprie deleghe, stabilite da Bruno in perfetta solitudine, e senza alcun tipo di accordo preventivo con i nostri rappresentanti del partito».
«Spiace rilevare che il primo cittadino abbia rinunciato ad un amministratore che, sicuramente, aveva ben operato ed, inoltre, aveva programmato ulteriori ed importanti progetti per la Città, suscitando l’apprezzamento di molti cittadini. Ma l’aspetto ancora più grave – ha sottolineato Antonio Satta – è che Mario Bruno abbia nominato due nuovi assessori, che sono espressione di un partito che aveva abbandonato la maggioranza sbattendo la porta, per poi rientrare, ottenendo come premio i nuovi posti in giunta. Come se non bastasse, ha cooptato un nuovo assessore, con tessera PD, già componente della segreteria cittadina, il quale ha “tradito” la fiducia dei compagni di partito, che erano e si trovano all’opposizione in consiglio comunale».
«Al Sindaco di Alghero – ha concluso Satta – ricordo il detto latino “pacta sunt servanda” (i patti devono essere rispettati), cosa che lui non ha fatto, e aggiungo, per chiudere, che il fine non sempre giustifica i mezzi, con gli auspici, per il bene della Città, che i nuovi passeggeri del suo carro siano all’altezza dei compiti a loro affidati, sempre che non cambino nuovamente idea».