«Deiana e i treni di Craxi»

L'opinione di Raffaele Cadinu

E’ facile incolpare chi non c’è soprattutto se è morto. Così leggendo La Nuova Sardegna di domenica 6 novembre si accusa Craxi, a mio avviso ingiustamente, di aver buttato 125 miliardi di lire per aver ordinato e fatto costruire i treni elettrici per la Sardegna. Nell’articolo appare fotograficamente sorridente anche l’Assessore DEIANA, che asserisce di – essere stato testimone della grande delusione e del grande spreco-, ma che purtroppo – all’improvviso la storia prese una piega diversa- , in quanto con i cambi di governo (De Mita e Andreotti), il progetto venne bloccato e le – opere realizzate furono smantellate- . Certamente Craxi non era solo al governo, e questo l’Assessore Deiana dovrebbe saperlo poiché anche lui non è Assessore da solo, nel senso che ad esempio non credo prenda le decisioni sull’aeroporto di Alghero e su Ryanair senza consultarsi almeno con chi gli sta intorno. Per questo motivo verificando la composizione del Governo Craxi negli anni della costruzione dei treni da 125 miliardi, cioè dal 1984 al 1989, si scopre che la Sardegna aveva importanti rappresentanti del PSI di Craxi al governo regionale, ad esempio vi è stato un consigliere regionale che dal 1987 al 1994 ha ricoperto anche la carica di assessore al Bilancio e addirittura di Presidente di Regione, cioè l’Ing. Antonello CABRAS. Nei governi successivi, quelli colpevoli di aver bocciato il progetto, appaiono sempre al governo i socialisti e nientemeno, dopo la carica di Presidente regionale terminata nel 1994, proprio l’ing. Antonello Cabras ricopriva, nelle successive quattro legislature, cioè dal 1996 al 2013, la carica di Deputato e di Senatore. Quindi Craxi non era solo, ma nemmeno De Mita e Andreotti…., perciò l’Assessore Deiana, se ricorda bene la vicenda come ha asserito nell’articolo, potrebbe chiarire meglio la storia domandando all’Ing. CABRAS se lo conosce, se mai lo stesso abbia fatto almeno una interpellanza in qualità di Sindaco, di Consigliere Regionale, di Presidente della Regione, di Deputato e di Senatore per evitare questo abominevole spreco e lasciare la Sardegna con le littorine o con il nuovo treno veloce a pendolo, che impiega sempre lo stesso tempo di prima da Sassari a Cagliari. Un chiarimento in tal senso eviterebbe all’Assessore Deiana, irreprensibilmente arrocato nella poltrona di apparente autocrate, di incorrere nel medesimo fraintendimento da parte dei cittadini sulla vicenda dell’aeroporto di Alghero e della Ryanair e della disfatta del sistema turistico e sociale di tutto il Nord Ovest della Sardegna, per il quale ad oggi risulta il solo apparente responsabile, un po’ come De Mita e Andreotti nella vicenda dei treni di Craxi da 125 miliardi, anche loro lasciati poverini soli al comando…

Raffaele Cadinu, 7 Novembre 2016