Desertificazione, il Centro di Ricerca dell’Università in Perù per un importante progetto
Il Nucleo di Ricerca sulla desertificazione dell'Università di Sassari vola in un Perù per siglare un accordo di cooperazione internazionale per i suoli della regione Amazonas
Il Nucleo di Ricerca sulla desertificazione dell’Università di Sassari amplia il proprio raggio d’azione siglando un accordo di cooperazione internazionale con la regione peruviana Amazonas. L’intesa si prefigge, tra l’altro, di ridurre la vulnerabilità socio-economica e ambientale delle popolazioni dell’Alto e Bajo Imaza, tramite la ricostituzione di suoli degradati mediante piantagioni di bambù. L’accordo è stato firmato nei giorni scorsi in Perù dal direttore dell’NRD, prof. Luciano Gutierrez (accompagnato dalla dott.ssa Laura Altea), dal prof. Carlos Nava de Águila, vicepresidente della Regione Amazonas del Perù, e dalla dott.ssa Daniela Altino della Fondazione AVSI.
Il progetto biennale, finanziato integralmente dal Fondo Italo Peruano, vede l’NRD come istituto coordinatore e la Fondazione AVSI come organismo co-esecutore. Il Centro di Ricerca dell’Università di Sassari amplia in questo modo in America Latina l’area di intervento, sino a ieri principalmente focalizzata in Africa. Nello specifico, dal punto di vista produttivo, la coltivazione di bambù consentirà di raggiungere diversi obiettivi, tra i quali combattere il progressivo degrado dei suoli, conservare la biodiversità oltre a consentire, date le proprietà del bambù, un rilevante sequestro di carbonio.
Dal punto di vista economico-sociale, il progetto ha come obiettivo da un lato quello di sensibilizzare le comunità locali sull’importanza delle risorse naturali e, dall’altro, di offrire alle stesse una fonte di reddito alternativa. Il progetto consentirà, inoltre, a ricercatori e studenti dell’Università di Sassari di confrontarsi con contesti diversi, utili per accrescere le competenze in ambito agro-ambientale.