Di Nolfo contro Tedde
Assisto sbigottito all’ennesima presa di posizione a dir poco incomprensibile dell’ex sindaco Tedde che questa volta prende di mira l’impeccabile gestione dell’asilo nido comunale di via Giovanni XXIII. Il capogruppo del Pdl se le inventa tutte pur di provare, senza riuscirci, a gettar fango sull’amministrazione di centrosinistra, arrivando addirittura a utilizzare strumentalmente le difficoltà dei 10 dipendenti che a causa di irregolarità contabili delle cooperative per le quali lavorano non ricevono lo stipendio da 2 mesi.
Da che pulpito arriva la predica. E’ davvero singolare che proprio l’ex sindaco Tedde parli di tutela di posti di lavoro nelle cooperative, lui che ha fatto di tutto per lasciare a casa più di 40 operatrici socio sanitarie che si occupano delle disabilità attraverso la legge 162 evitando di procedere a bando quando era sindaco, lui che nella scorsa gara per l’asilo nido, 2009, ha di fatto tentato di far licenziare un educatore e un ausiliario, dato che quel bando non copriva neanche il totale del costo della forza lavoro.
Al contrario l’amministrazione che mi onoro di supportare si è dimostrata, fin dal primo minuto, attenta ai diritti dei lavoratori e alla qualità dei servizi erogati e se il sindacato maggiormente rappresentativo tra i dipendenti dell’asilo nido plaude al lavoro svolto questa è sicuramente un’importante nota di merito. In questo caso specifico l’amministrazione ha effettuato due importanti atti per la tutela dei lavoratori e della qualità del servizio, l’anticipazione delle somme dovute da una delle cooperative agli istituti previdenziali e la revoca del bando per la gestione dello stesso nido, a causa di una successiva modifica del costo del lavoro. E’ proprio su questo atto che si sofferma l’ex primo cittadino dopo esser stato messo con le spalle al muro dalla verità e dalla bontà della nostra azione amministrativa basata sulla concertazione e sulla partecipazione.
L’obbiettivo esplicito è l’annullamento della revoca del bando per la gestione dell’asilo nido a causa di una fantomatica illegittimità della delibera, mentre la stessa gode del parere favorevole sia del Segretario Generale (notaio dell’amministrazione) che del dirigente agli Affari Legali.
Anche i bimbi del nido capirebbero che il perdere le elezioni non comporta alcun premio di consolazione, figuriamoci il ruolo di presidente del consiglio o quello di segretario generale. Non accettiamo lezioni da chi al governo della città ne ha combinato di tutti i colori, proroghe anche di 18 mesi, assegnazioni provvisorie a ditte alle quali non ha fatto mai prendere servizio, delibere approvate con parere negativo del Segretario Generale, giusto per fare qualche esempio. Dunque, alla luce di fatti oggettivi, è chiaro che al gruppo del Pdl non interessa oggi come non gli interessava nel 2009 la salvaguardia dei diritti dei dipendenti delle cooperative, ed è palese che la revoca del bando è più che legittima, a questo punto viene spontaneo, sapendo che le bugie hanno le gambe corte, chiedersi quale sia il vero motivo che induce il consigliere d’opposizione Tedde a prendere certe posizioni pubbliche anche senza il consenso del suo compagno di banco Michele Pais.
Spero solo che dietro questo strano comportamento non ci sia l’ennesima volontà di prevaricazione dell’interesse privatistico su quello pubblico, tipico dei 9 anni di suo malgoverno.
Infine colgo l’occasione per sottolineare l’assoluta professionalità di tutto il personale del nido, a loro mando un messaggio di solidarietà e di impegno costante per la tutela dei loro diritti e di conseguenza di quelli dei bimbi.