Di Nolfo saluta AlgueRosa: “inizio un cammino per unire la sinistra diffusa sotto il simbolo di Sel
La decisione di abbandonare AlgueRosa non è stata presa a cuor leggero. E’ stata una decisione sofferta, che ho maturato dopo averci pensato a lungo. Così come non è stato facile, per me, decidere di iscrivermi in un partito, seppure un partito diverso dagli altri, aperto per statuto ai movimenti come SEL. Per questo motivo voglio spiegarne le ragioni in modo approfondito. Considero l’esperienza della confederazione un fallimento politico, frutto di una serie di errori e di valutazioni sbagliate, a cui ho provato in questo anno e mezzo ad oppormi, senza essere ascoltato. AlgueRosa nasce per unire la sinistra dei partiti e la sinistra diffusa. Ma tutta una serie di errori politici, di personalismi, autoreferenzialità varie, mal sopportazione del dissenso interno hanno fatto naufragare il progetto. Gli errori più grossi sono stati fondamentalmente tre.
Riconoscere, il giorno stesso della formazione della giunta, Romina Caula come espressione della lista, per poi rinnegarla il giorno dopo, e passare mesi a criticare e mettere i bastoni tra le ruote all’unico assessore di sinistra della giunta, che a detta di tutti ha lavorato benissimo. Nel momento in cui si è costruita la confederazione, approvare uno statuto “da partito comunista sovietico degli anni ’60 “, rigido, all’insegna della peggiore chiusura, lottizzando l’organo decisione. La forza politica che doveva essere ponte per le diverse sensibilità della sinistra, essere aperta e accogliete, diventa chiusa e arroccata. Per non personalizzare la questione, taccio sui veri e propri processi a cui sono stato sottoposto in questi mesi.
Infine, l’errore degli errori: aver continuato per mesi a chiedere solo e soltanto l’ingresso di Rosa Accardo al posto di Romina Caula. Richiesta testarda, fatta in tutte le fasi di quell’infinita crisi. Richiesta che si sapeva dall’inizio il sindaco non avrebbe accettato. Un tormentone che è servito solo a destabilizzare il quadro politico e a rendere più difficile il già complicato (per via delle tante deleghe) lavoro dell’assessore Caula. Senza contare che questa linea non ha, colpevolmente, tenuto conto delle grandi professionalità di altri membri di AlgueRosa che avrebbero potuto fare benissimo gli assessori (penso a Toni Torre all’ambiente, per esempio, oppure Giovanni Oliva – o Tiziana Costa, o Roberto Corbia – all’urbanistica, ma anche Sergio Melis e i ragazzi del PDCI hanno sicuramente competenze molto utili).
Lascio molti amici dentro AlgueRosa. Persone straordinarie con una grande passione per la politica con cui ho condiviso molta della mia strada dalla prima candidatura a consigliere. Ma anche agli altri, a quelli con cui mi sono scontrato di più, faccio un in bocca al lupo per il futuro. Saluto nonostante tutto con affetto Rosa Accardo, sono convinto che la sua persona, il suo curriculum, la sua esperienza professionale siano state strumentalizzate allo scopo di colpire il Sindaco e, in ultima analisi, il sottoscritto.
Il mio viaggio politico ora continua dentro Sinistra Ecologia e Libertà e, in consiglio comunale, nel gruppo misto. Non è un mistero che io sia allergico alle tessere di partito, ma non è un mistero che SEL sia un partito diverso dagli altri, nato a livello nazionale proprio per coinvolgere i movimenti e la sinistra diffusa. Così come non è un mistero il fatto che il sottoscritto, anni fa fa, abbia fatto la campagna elettorale per Nichi Vendola in Puglia fin dalle primarie del 2005 contro Boccia. E ho dichiarato più volte pubblicamente il mio voto a SEL alle ultime politiche.
Lo faccio perché credo ancora che si possa costruire altrove quello che AlgueRosa non è riuscita a fare. Costruire la casa comune di tutta la sinistra algherese, mettere insieme quella istituzionale e quella diffusa, porsi come punto di riferimento di chi ha una tessera in tasca e di chi non ce l’ha e non la vuole avere. Credo che il secondo circolo di SEL, in cui mi sono iscritto, possa essere la guida di questo percorso. Credo fosse doveroso, dopo una campagna elettorale che ci ha visto divisi, riavvicinarsi agli amici di C’è un Alghero Migliore, con cui condivido molte cose.
Non lo faccio per calcoli elettorali, ovviamente. Se fossi stato in cerca di candidature avrei fatto come hanno fatto altri alle ultime regionali, mi sarei candidato come indipendente, salvo iscrivermi subito dopo essere eletto. Credo sia addirittura una scelta che elettoralmente mi danneggia. Ma lo faccio perché credo ancora in un progetto che va oltre. Il regolamento comunale non mi permette di creare il gruppo consiliare “La Sinistra ad Alghero”, e mi è toccato fare il gruppo misto, ma l’obiettivo resta quello: una grande casa comune che riunisca tutti coloro che si sentono a sinistra. Sono sicuro che in questo progetto troverò ancora, prima o poi, molti dei compagni di AlgueRosa. La storia della sinistra ad Alghero è importante e gloriosa, e il fallimento del progetto politico di AlgueRosa non basterà a distruggerla.