Disagi al pronto soccorso per liste d’attesa, la proposta Fsi: «Casi di lieve entità agli infermieri professionali»
Per la Fsi (Federazione sindacati indipendenti) Sassari le liste di attesa del Pronto Soccorso possono essere ridotte attraverso il “See and Treat”, un protocollo d’urgenza gestito dagli stessi infermieri per i casi meno gravi.

Disagi al pronto soccorso a causa delle lunghissime liste d’attesa? Come risolvere il problema? L’FSI condivide la proposta di una soluzione efficace che rivoluzionerebbe il sistema di gestione delle emergenze, in particolare quelle meno gravi: l’applicazione del protocollo “SEE and TREAT” che deriva dal modello organizzativo inglese, letteralmente, “vedi e cura”.
«Gli infermieri dell’area Triage del Pronto Soccorso vivono quotidianamente gravi situazioni di disagio, anche a causa dei tagli al settore pubblico, che li costringono a sobbarcarsi turni di lavoro massacranti. Cito per tutti il caso di un infermiere dell’Ospedale Martini di Torino che dopo aver lavorato 12 ore di fila è stato colpito da un’emorragia cerebrale. A questi disagi si aggiungono le aggressioni verbali che arrivano dalla povera gente esasperata dallo stare ammassata in sala d’attesa un’intera giornata prima di essere visitata da un medico. Ecco perché dobbiamo dare una svolta», spiega la Segretaria territoriale dell’FSI di Sassari, Mariangela Campus. La proposta è stata fatta da due infermieri esperti di Triage, Vittorio Conti e Sebastiano Tavera proprio per dare una risposta in maniera rapida alle centinaia di situazioni di lieve entità che ogni giorno si presentano al pronto soccorso. «In Consiglio regionale hanno preso coscienza del problema e stanno iniziando a discuterne».
Il SEE and TREAT è un protocollo grazie al quale gli infermieri accuratamente formati ed in base alle loro competenze scientifiche sono in grado di gestire e dare una risposta a alle problematiche cliniche di natura minore che non richiedono accertamenti diagnostici e strumentali. Gli studi nei paesi dove questo modello organizzativo è già stato introdotto ha avuto grandi risultati: riduzione dei tempi d’attesa; diminuzione dei reingressi non programmati; diminuzione dell’allontanamento prima della visita; diminuzione del tempo medio nel DEA.
In Toscana, dove questo protocollo è applicato da tempo, gli infermieri che lavorano negli ambulatori See & Treat hanno seguito un corso di formazione regionale di 180 ore per la certificazione delle competenze esperte ed operano in base a protocolli elaborati da un gruppo di professionisti medici e infermieri individuati dal Consiglio Sanitario Regionale. «In Italia abbiamo 3,4 medici e 6,4 infermieri ogni mille abitanti contro una media Ocse di 3,1 e 8,4. E’ urgente quindi valorizzare le professionalità e affidare i casi di bassa complessità a operatori che sono laureati in infermieristica, in questo modo troveremo risposta alle emergenze meno gravi migliorando la qualità assistenziale anche dei casi di complessità maggiore» – conclude Mariangela Campus.