Disastro ambientale Arenosu: è scontro
Cadono nel vuoto gli inviti al senso di responsabilità e si assiste a prevedibili prese di distanze da un problema che è sotto gli occhi di tutti. Il campo nomadi è l’esatta fotografia del degrado conclamato causato dall’assenza di decisioni del passato. La verità è purtroppo pesante e per alcuni lo è di più. Il Sindaco Lubrano ha esclusivamente sottolineato quello che tutti, e gli abitanti di Fertilia in particolare, hanno potuto verificare in questi anni, assistendo alla crescita esponenziale dell’inquinamento e del gravissimo degrado ambientale, per non parlare di quello sociale, consumato nell’area dell’Arenosu. Non si tratta di scaricabarile: è una presa d’atto del disastro, che evidentemente non si è materializzato dal giorno alla notte.
Pensiamo che non sia questo l’atteggiamento migliore per affrontare il problema, lo sciacallaggio porta solo esasperazione degli animi. Sarebbe più consona un’onesta presa d’atto della calamità ed una decorosa autocritica su quanto in passato non è stato fatto. Già dal 2002 e 2003 il campo nomadi sarebbe a norma, se si fossero utilizzati i finanziamenti disponibili lasciati invece decadere. Dopo questa disattenzione sono passati ben otto anni, durante i quali nella pineta dell’Arenosu è successo di tutto, tra l’indifferenza assoluta dell’Amministrazione di quegli anni; infine, solo nel 2011, e solo a seguito dell’emergenza ormai evidente che aveva richiamato l’attenzione delle autorità competenti, è stato richiesto il ripristino dei fondi decaduti da utilizzare per la realizzazione di un nuovo campo.
La celerità con cui si doveva a quel punto porre rimedio ha condotto ad agire in maniera schizofrenica con addirittura processi di espropri avviati prima della definizione di un progetto definitivo e soprattutto prima della variante urbanistica specifica da adottarsi in consiglio comunale. Dare risposta, in poco tempo, ad un dramma che coinvolge la nostra comunità non può essere oggetto di alcuna speculazione politica soprattutto da chi oggi, anche dai banchi dell’opposizione, deve dimostrare di voler realmente essere parte delle scelte per una soluzione responsabile a questo disastro. Oggi è necessaria la serietà, e se non si condivide questo principio ci si attenga almeno ad un composto silenzio.