Disoccupazione giovanile (37%) ai massimi storici
La percentuale più alta dal 1992. Crolla anche l’occupazione per gli uomini: al 66,3%. Il rischio è quello di finire con entrambi i piedi nel baratro della povertà. L’ammonimento arriva dall’Ue dopo che gli ultimi dati Istat hanno segnalato per il nostro paese un ulteriore peggioramento della condizione giovanile. Aumenta infatti al 37,1% la disoccupazione dei ragazzi compresi tra i 15 e i 24 anni, un livello mai raggiunto negli ultimi venti anni. Non solo perché cala anche la percentuale degli uomini occupati: il 66,3%.
Nel complesso la disoccupazione resta ancorata al 11,1%, lo stesso livello registrato a ottobre 2012, ma cambiano le percentuali interne a scapito dei più giovani. È il segno che fino ad oggi la riforma del lavoro non ha prodotto effetti. Per il 2013 le previsioni non sono buone, dato che preoccupa molto l’Unione europea. Il rapporto del 2012 stilato dall’Ue su occupazione e sviluppo avverte il nostro paese che sta andando incontro a un “rischio elevato” di cadere in una “enorme trappola della povertà”. Una situazione che accomuna l’Italia a Grecia, Malta, Spagna e Paesi baltici.