Divorzio breve, un referendum per eliminare i 3 anni di separazione obbligatoria
Eliminare i tre anni di separazione obbligatoria prima di chiedere il divorzio, la cui domanda potrebbe essere fatta contestualmente alla separazione: è l’obiettivo che vuole raggiungere il quesito referendario presentato il 10 aprile 2013 in Cassazione dai Radicali italiani. Un referendum sul divorzio breve che avrà come effetti – spiegano i Radicali – la riduzione del carico giudiziario e sociale connesso alla durata dei procedimenti di divorzio. Divorziare, insomma, senza dover passare per un doppio giudizio, intasare i tribunali ed esasperare i rapporti umani. Sul sito lisostengo.it, si può leggere il quesito sul divorzio breve e anche gli altri presentati dai Radicali italiani. La domanda posta ai cittadini è la seguente:
Volete che sia abrogata la legge 1° dicembre 1970, n. 898, limitatamente all’articolo 3, numero 2), lettera b), primo capoverso: “In tutti i predetti casi, per la proposizione della domanda di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, le separazioni devono essersi protratte ininterrottamente da almeno tre anni a far tempo dalla avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale anche quando il giudizio contenzioso si sia trasformato in consensuale. L’eventuale interruzione della separazione deve essere eccepita dalla parte convenuta?”.
Oltre a quello sul divorzio breve, gli altri quesiti referendari presentati riguardano l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, la libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille, leggi sull’immigrazione e infine la depenalizzazione per i reati lievi con gli stupefacenti.
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