Dona ad una donna un amore Puro
Femminicidio, violenza, discriminazione di genere, la nostra cultura sforna fenomeni culturali da tenere sott’occhio perchè stanno trasformando l’essere umano in una bestia. Non si può pensare oggi nel 2013 di assistere impotenti ogni giorno, a morti drammatiche sotto gli occhi di trutti, violenze che si possono evitare, situazioni che se controllate e anticipate possono sventare assassini o delitti d’amore. Di questo ed altro si è discusso al convegno organizzato ad Alghero sul femminicidio, voluto fortemente dalla dottoressa Angela Baldino. Ubn convegno forse il primo di una lunga serie, che racconta gli episodi di violenza e informa il più possibile su come la società cerca di contrastare questo fenomeno sociale e culturale.
La legge sta facendo passi avanti ma non basta. “Dona ad una donna un amore Puro” è il titolo del convegno al quale hanno partecipato professionisti , educatori, avvocati, pedagogisti e forze dell’ordine per ribadire l’importanza di un confronto quotidiano che tuteli le donne e la loro posizione discriminata nella società. Dopo la messa in onda del video di Viola Ledda, dove comparivano i vari volti della violenza, fisica ma sopratutto mentale, che è quella che fa più fatica ad essere dimenticata, èstata discussa la normativa e le soluzioni oggi al vaglio del governo italiano. Secondo i dati che arrivano dal rapporto Eures-Ansa, nei primi sei mesi del 2013 sono state uccise 81 donne, di cui il 75% nel contesto familiare o affettivo. Tra il 2000 e il 2012 si contano complessivamente in Italia 2.200 vittime, un numero destinato a crescere se facciamo riferimento alla cronaca locale quotidiana. Sono numeri impressionanti che fanno capire quanto urgente sia il piano d’intervento da mettere in atto.
Il decreto legge appena varato contiene misure scontro il femminicidio ben più serrate ma non basta: è stato defnito dagli addetti ai lavori non completamente soddisfacente. Alcuni punti sono assolutamente validi, come le aggravanti in caso di violenze davanti ai minori ma un punto su cui si insiste molto è la prevenzione del fenomeno, che è una questione più culturale e sociale, che riguarda l’approccio che hanno gli uomini nei confronti del sesso cosiddetto”debole”. Bisogna condannare la discriminazione di genere, perchè oggi non ci sono più differenze in ambito lavorativo e il rendimento sul lavoro lo attesta. Le lacune del territorio nel caso algherese non mancano: non esiste infatti un centro antiviolenza, non esiste un numero rosa locale al quale fare riferimento, non ci sono parametri di intermediazione con le forze dell’ordine, dalle quali le vittime difficilmente vanno per denunciare una situazione di violenza familiare e non. Ci sono fenomeni sempre più gravi come lo stalking che non puà più essere teollerato, il rispetto della donna è sacrosanto, e nessun uomo puà pemrettersi di negare il diritto alla vita.
Il convegno, molto apprezzato dal pubblico ha visto partecipare professionisti del territorio che si stanno adoperando oguno nel suo settore per la mobilitazione. Intanto il plauso pià sentito alla dott.ssa Angela Baldino che ha organizzato l’evento, Viola Ledda, la regista sassarese che ha proiettato il video contro la violenza, l’avvocato Elvira Useli che è entrata nel merito delle novità in ambito legale, la dott.ssa Laura Usai pedagogista ai servizi sociali del comune di Alghero, Lorena Auzzas, educatrice presso il Csm di Alghero, e il Dottor Paolo Demartis coordinatore del Progetto Aurora del comune di Sassari. Molto importante anche la presenza del comandante dei carabinieri di Alghero, Guerrini, che ha informato il pubblico in merito alle difficoltà legate ai casi di violenza che vengono denunciati alle forze dell’ordine.
Il convegno è stato poi allietato da intramezzi di respiro in poesia, di autori algheresi, da pierLuigi Alvau ad Anna Borghi, da Cinzia Paolucci a Giampiero Piga, da Giuseppe Sechi ad Antonio Pibiri. I moderatori , Maria di luberto e Angela Baldino, hanno coordinato gli interventi, e dato voce ad un incontro che speriamo abbia un seguito nel territorio.