Dopo 20 anni la verità: Mesina voleva 600 mln per la mediazione nel rapimento di Farouk Kassam

In un intervista sull’Unione Sarda parla il papà dell’allora bambino che venne sequestrato in Sardegna. Farouk Kassam rimase due mesi in più nelle mani dei rapitori a causa di Mesina che per la sua mediazione aveva chiesto alla famiglia, cosi come dichiara il signor Kassam nell’intervista, circa 600 milioni delle vecchie lire. L’imprenditore parla del sequestro a distanza di 21 anni dopo l’arresto per droga dell’ex ergastolano di Orgosolo. L’arresto è stato commentato con un “Finalmente”, anche se l’imprenditore evidenzia che non ce l’ha mai avuta con lui ma con chi gli ha permesso di comportarsi in quel modo. E poi leggiamo ancora: “Qualcuno sospettava –leggiamo nell’Unione Sarda – che nella banda che ha sequestrato mio figlio ci fosse uno dei suoi nipoti. Io questo non lo so, so però che se non ci fosse stato Mesina in campo come mediatore Farouk sarebbe stato liberato prima.

Lui voleva soldi per sé stesso e solo grazie alla Polizia gli è stato impedito di prenderli. Ho fatto arrestare la persona che gli doveva dare il danaro, 600 milioni di lire”. Perché tutto questo non è venuto fuori nel processo? “Perché avete una legge sbagliata, la stessa per cui non si può pagare il riscatto”, spiega Kassam. “Ma non è ancora il momento di raccontare tutta la verità, magari dopo 30 anni”. Il padre di Farouk definisce una “follia” la grazia concessa a Mesina e racconta che aveva registrato tutto gli incontri con lui in quel periodo e che anche gli inquirenti sapevano. “Ho sempre saputo tutto su Mesina, ma io non ce l’ho con lui, semmai con chi gli ha consentito di commettere i reati”.

31 Luglio 2013