Draghi attacca le banche: “È grave che non prestino a tassi ragionevoli”
Anche il governatore della Banca Centrale europea Mario Draghi attacca le banche sulla stretta del credito accusandole di non prestare denaro a tassi ragionevoli alle imprese che per questo sono ora in grande difficoltà. Una difficoltà che ovviamente si ripercuote su tutto il tessuto produttivo europeo e sull’economia dell’Unione monetaria. “Se le banche in alcuni paesi non prestano a tassi ragionevoli, le conseguenze per l’Eurozona sono gravi” ha detto Draghi in un intervento all’Università di Amsterdam, ricordando che a soffrire di più per i mancati prestiti delle banche sono proprio le piccole e medie imprese perché le big “hanno un migliore accesso ai mercati del capitale e sono meno dipendenti dal settore bancario”. “Circa tre quarti dei finanziamenti alle imprese viene dalle banche” ha proseguito ancora il Presidente della Bce, aggiungendo “E’ particolarmente sconcertante” che le piccole e medie imprese soffrano più delle grandi aziende “dato che fanno i tre quarti dell’occupazione”.
Draghi poi si è soffermato sulle azioni intraprese dall’Eurotower per aiutare gli istituti di credito ribadendo che “nel fornire la liquidità alle banche, non possiamo e non vogliamo fornire aiuto finanziario a quelle che falliscono” . “Il settore bancario e il mercato finanziario dell’area euro sono diventati frammentati. Questo è un danno perché l’area euro è un’economia basata sulle banche” ha ricordato ancora il Presidente della Bce chiedendo un meccanismo unico europeo in grado di ristrutturare e gestire preventivamente i fallimenti bancari proseguendo sulla strada del meccanismo unico di sorveglianza bancaria già avviato.
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