Eccidio di Buggerru: sono passati 110 anni

L'eccidio di tre minatori a Buggerru ha dato vita al primo sciopero generale nazionale. Ricordando la tragedia, si fa il punto sulla disoccupazione.

Il 4 settembre 1904 a Buggerru furono uccisi tre minatori. Orari e turni impossibilli, minatori stanchi. Il 2 settembre arriva la notizia, la circolare diramata dall’ingegner Georgiades dove si evince che la pausa tra il turno di mattina e di pomeriggio era stato ridotto ad un’ora, giusto il tempo, forse di vedere la luce. Scatta la protesta, la dignità di questi uomini non poteva essere calpestata. La domenica del 4 settembre 1904, mentre la delegazione sindacale era in trattative, gli operai si erano riuniti, di fronte alla sede della direzione generale della miniera, in sostegno della delegazione sindacale. Nel frattempo i titolari della ditta chiamarono l’esercito, che fece fuoco sugli operai uccidendone tre e ferendone molti altri.La risposta del movimento operaio a livello nazionale non si fece attendere ed il 16 settembre si svolse il primo scioperp generale nazionale, al quale aderirono i lavoratori italiani di tutte le categorie. la cerimonia, oggi, dopo 110 anni servirà per fare un focus sulla disoccupazione. Anche le delegazioni dei lavoratori provenienti dalle varie attività produttive del Sulcis hanno voluto dare il loro saluto alle vittime dell’eccidio. Insieme ai segretari Cgil nazionale, Susanna Camusso, e regionale, Michele Carrus, e al segretario Ugl, Geremia Mancini, i rappresentanti delle istituzioni e i sindaci del territorio.  “E’ emozionante essere qui oggi alla commemorazione dell’eccidio di Buggerru, luogo simbolo del sacrificio dei minatori ma anche del riscatto per tutto il mondo del lavoro”, ha detto Mancini, mentre un pensiero ai lavoratori Alcoa ed un appello “perché questioni energetiche e infrastrutturali vengano risolte” è stato rivolto al presidente della Regione dal sindaco di Buggerru, Silvano Farris.

 

red, 4 Settembre 2014