Edoardo, l’ipotesi del suicidio non è l’unica al vaglio degli inquirenti
Dai varchi doganali, alle caserme di tutta Italia. La foto di Edoardo Bezzi continua a girare ininterrottamente. Il suicidio, un ipotesi, ma non è l'unica.
Ai varchi doganali, c’è la sua foto. Il suo viso, di un ragazzo pulito e benvoluto fa il giro dei commissariati, delle caserme, dei circoli, delle frontiere. La prefettura segue il fascicolo e le ricerche, per quanto seguano la procedura, si sono spostate secondo un filone di indagine più mirato. “Finchè non si trova Edoardo, vivo o morto, le ricerche non termineranno”. Questo è il messaggio forte e chiaro, che arriva da tutti gli organi coinvolti nelle ricerche. Per 10 giorni, uomini e mezzi si sono spesi via mare e via terra utilizzando ogni risorsa a disposizione, dalle unità cinofile agli escursionisti, ai sommozzatori. Al vaglio le correnti del golfo, come i sentieri dell’area parco. Qualsiasi indizio è stato raccolto, ma la famiglia non si da pace. Si vociferava di una litigata in famiglia che poteva aver spinto il ragazzo ad allontanarsi di casa, ma la madre stessa ha smentito e non accetta che venga fatta demagogia o ancora peggio si inventino alibi inesistenti.
Anche da ciò che scrivono gli amici su facebook, Edoardo non sembrava dare segni di depressione, o almeno di una depressione tale da spingere un ragazzo a compiere un gesto simile. Un suo amico d’infanzia ha anche precisato che poteva essere meno depresso di tutti i suoi coetanei che alla sua età dovevano ancora realizzarsi e trovare un lavoro serio. Edoardo conosceva bene il promontorio di Capo Caccia, ci andava spesso. Si parla anche di una caduta accidentale, ma è chiaro che non si vuole credere a questa ipotesi. Si continua a pensare che Edoardo si sia allontanato volutamente e che possa aver fatto perdere le sue tracce. Ma sono sempre e solo ipotesi: l’unica realtà è che di Edoardo, non si hanno più notizie.