Emigrazione: consulta regionale approva programma 2013
La rimodulazione delle risorse, il rilancio del ruolo dei circoli come punti di promozione nel mondo, le nuove esigenze del mondo dell’emigrazione sono i principali argomenti affrontati, oggi dalla Consulta regionale per l’emigrazione, riunitasi a Cagliari sotto la presidenza dell’assessore del Lavoro, Mariano Contu. L’organismo, istituito con la legge regionale n. 7/1991, ha la finalità di coordinare gli interventi a favore dei sardi emigrati all’estero e in Italia. “Il profilo dei sardi all’estero – ha affermato l’assessore del lavoro, Mariano Contu – si è notevolmente modificato nel corso degli anni.
Non più semplici emigrati, ma connazionali di successo, residenti fuori dalla Sardegna, che potrebbero diventare ‘agenti di sviluppo’ dei nostri territori in un quadro di reciproco interesse. Oggi, occorre promuovere una nuova filosofia in grado di valorizzare l’immagine della Sardegna nel mondo e, soprattutto, rafforzare quella grande rete di protezione e solidarietà che unisce i sardi. Il nostro obiettivo è quello di promuovere le nostre potenzialità fuori dai confini dell’isola, riportando nei territori di origine le esperienze li maturate”.
Primo punto all’ordine del giorno non poteva che essere quello legato ai “tagli”, sui quali è stata espressa una netta contrarietà dai rappresentanti del mondo dell’emigrazione. A questo proposito l’assessore Contu ha garantito il suo impegno nel cercare di integrare le risorse, non sufficienti a soddisfare il funzionamento della rete dei circoli. L’organismo ha anche discusso e approvato all’unanimità il programma annuale 2013, che mette a disposizione un milione e 900mila euro da ripartire tra le organizzazioni dei sardi nel mondo: federazioni, circoli, associazioni di tutela e Consulta regionale.