Enrico Daga presenta il suo programma: “un futuro fatto di nuove opportunità”
Il candidato sindaco di Alghero per il Partito Democratico, ha presentato il suo programma nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamattina alla presenza del segretario regionale del PD, Silvio Lai e del segretario cittadino Mario Salis
Una priorità, cinque grandi temi, oltre cinquanta progetti già pronti per essere discussi con chiunque sia disposto a parlare solo di sviluppo e di rinascita. «Dell’esclusivo interesse di Alghero, che è l’unica cosa che ci sta veramente a cuore». Enrico Daga, il candidato sindaco di Alghero del Partito Democratico, evita ogni riferimento alle polemiche politiche di queste ultime settimane e va dritto all’obiettivo. «Bisogna mettere da parte i veleni e pensare al bene della città, ce l’ha chiesto anche il vescovo», è l’esortazione che fa da premessa alla presentazione del programma con cui Daga ambisce a proiettare Alghero verso «un futuro più ricco di opportunità per tutti, che possono derivare solo dall’intelligente utilizzo delle risorse di cui questa città dispone». L’occasione è la presentazione ufficiale della campagna elettorale, ospitata stamattina nella sede del Pd algherese, in via Mazzini.
A rompere il ghiaccio è il segretario cittadino del partito, Mario Salis. «Stare in un partito significa metter da parte le proprie ambizioni e rispettare le regole, chi sceglie altri percorsi e concorre contro lo stesso partito, è fuori non perché lo decido io, ma perché lo stabiliscono le regole», dice per chiudere una volta per tutte la querelle delle ultime, complicate settimane. A chi ritiene che il Pd algherese sia diviso, la risposta arriva dal segretario regionale, il senatore Silvio Lai. «Il Pd siete voi, ne portate il simbolo, le idee e i progetti», dice ai candidati consiglieri, ai dirigenti, ai militanti e ai tantissimi simpatizzanti che assiepano la sala convegni al pian terreno. Arrivato ad Alghero per dare un segnale preciso alla base e ai sostenitori del Partito Democratico, il segretario regionale è netto. «Votare Pd e votare Enrico Daga significa inserire Alghero in un contesto più ampio – aggiunge il segretario – attivando tutti i canali per ottenere dalla Regione, dal governo e dall’Europa le risorse che servono per far ripartire Alghero e per realizzare un programma ambizioso ma denso di contenuti credibili e realizzabili ».
Pochi minuti per chiarire la scelta di campo fatta dal Pd, poi la palla passa a Enrico Daga. «Quella che proponiamo è una nuova visione della politica, che non si occupi di distribuire posti di lavoro – attacca – ma aiuti la pubblica amministrazione ad avviare un processo che garantisca nuove opportunità di sviluppo e di occupazione». Daga si concentra solo ed esclusivamente sul progetto, «dedicato alla città e agli algheresi, alle loro speranze e alle ambizioni di una città che aspira legittimamente a un ruolo di primo piano in ambito internazionale», dice. Il percorso è tracciato. Priorità al lavoro, «che si può creare solo attraverso un grande piano per il rilancio delle risorse che producono ricchezza, in tutti i sensi», spiega Enrico Daga. Cita Surigheddu e Mamunthanas, Maria Pia, il palazzo dei congressi, il Cavall Marì, auspica risorse regionali e comunitarie per «fare di Alghero un grande centro per la ricerca e l’innovazione, insieme alla facoltà di Architettura e altri poli di eccellenza già esistenti».
Parla di cultura, di sistemi museali aperti alla promozione del territorio e delle sue capacità produttive, artigianali, culturali e artistiche. Parla di mille altre idee e altrettanti progetti, li condivide con i candidati e chiede l’impegno di tutti «per fare in modo che a tutti gli algheresi arrivi chiaro il messaggio – spiega – noi abbiamo un progetto, ed è il frutto di un percorso che non è iniziato adesso, all’improvviso, e che non dovrà fare i conti con i veti incrociati di nessuno». Avanti da soli lungo la strada già segnata, dunque, anche se la porta è aperta. «Mi rivolgo alle forze politiche che non sono ufficialmente rappresentate in questa competizione – conclude – perché sappiano scegliere di mettersi insieme a noi al servizio dell’unico progetto credibile per far rinascere Alghero».