Eolico, la Giunta individua aree non idonee per installazione impianti
Oltre che dei beni immobili soggetti ai vincoli del Codice dei beni culturali e del paesaggio e del sito Unesco di Barumini, si tratta di tutte le aree naturali protette nazionali e regionali
“Questa Giunta non accetterà nessuna speculazione dell’eolico in Sardegna”. Così gli assessori della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, e degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Cristiano Erriu, nella conferenza stampa di presentazione delle aree e dei siti della Sardegna individuati come non idonei all’installazione di impianti eolici.
Gli esponenti dell’Esecutivo Pigliaru hanno illustrato la delibera approvata nell’ultima riunione della Giunta regionale, con l’elenco dei luoghi non idonei a impianti eolici con precise caratteristiche. Oltre che dei beni immobili soggetti ai vincoli del Codice dei beni culturali e del paesaggio e del sito Unesco di Barumini, si tratta di tutte le aree naturali protette nazionali e regionali, comprese quindi quelle marine e dei parchi, le aree incluse nella Rete Natura 2000, cioè per la tutela della biodiversità (i Siti di importanza comunitaria, SIC, e le Zone Speciali di Conservazione, ZPS) e relative fasce di rispetto. Nel lavoro di concerto dei due assessorati sono state escluse le oasi permanenti di protezione faunistica (L.R. n. 23/98), per le conseguenze di impatto sui flussi migratori, e le zone a rischio idrogeologico, a pericolosità da frana e a pericolosità idraulica elevata o molto elevata. Le aree e i siti non idonei saranno visibili nella cartografia in via di pubblicazione sul portale tematico Sardegna Geoportale (www.sardegnageoportale.it).
La Regione Sardegna è dovuta intervenire recentemente nella propria normativa (articolo 42 della legge regionale 8 del 23 aprile 2015), dopo i pronunciamenti della Corte Costituzionale per cui tutte Regioni, incluse quelle a statuto speciale, sono tenute all’osservanza di disposizioni di carattere generale delle linee guida e possono procedere solo all’individuazione dei siti non idonei all’installazione di specifiche tipologie di impianto. “Nel nuovo e complesso quadro normativo e amministrativo lo studio ha individuato specifiche aree non idonee, cioè quelle all’interno delle quali gli impianti, a seconda della dimensione, possono produrre un impatto negativo sui valori paesaggistici”, ha affermato l’assessore Erriu.
“Abbiamo eseguito un’attenta ricognizione normativa, analizzato i casi pratici affrontati all’interno di procedimenti di VIA ed esaminato i dati degli studi specifici a carattere naturalistico – ha dichiarato l’assessore Spano – Stiamo quindi presentando un documento unico che contempera sia gli aspetti paesaggistici che quelli ambientali affinché l’Isola venga tutelata in tutte le aree di pregio. La Regione Sardegna è per le energie rinnovabili, ma la sostenibilità energetica va coniugata con la sostenibilità ambientale, quindi con le aree ambientali di pregio, con le aree di grande valore naturalistico e con quelle di grande valenza paesaggistica”.
Gli Assessorati lavoreranno all’interno di un gruppo di lavoro per il monitoraggio e l’aggiornamento dello studio delle aree e dei siti non idonei all’installazione degli impianti eolici. Successivamente saranno individuate ulteriori aree non idonee in ragione delle esigenze di tutela connesse alle tradizioni agroalimentari, alla presenza di produzioni agricolo-alimentari di qualità e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale rurale o di un’elevata capacità d’uso del suolo. L’individuazione potrà essere aggiornata anche a seguito dell’approvazione del Piano Energetico Ambientale Regionale. Intanto il provvedimento sarà aperto al pubblico dibattito sul sito SardegnaParteciPA (www.sardegnapartecipa.it). I contenuti saranno verificati dopo il 31 ottobre.