Equitalia, “Fermo auto amministrativo genera disuguaglianze”
Martedi in commissione Finanze l’Amministratore Delegato di Equitalia al quale sarà posto il quesito
“Se hai fatto domanda di rateizzazione dopo il 25 ottobre puoi evitare il fermo dell’auto, se lo hai fatto il giorno prima no: una chiara anomalia che crea una forma di disparità che va rimossa.” Lo afferma il senatore Pd Silvio Lai che ha segnalato gli effetti di un decreto legislativo, il 159 del 2015, entrato in vigore in ottobre che sta creando difficoltà nella gestione di situazioni in diverse città d’Italia. “La volontà del legislatore non voleva certamente essere questa ma il testo della norma ha lasciato lo spazio ad una interpretazione restrittiva da parte di Equitalia, che sta creando una evidente disparità di trattamento.”
“In estrema sintesi il decreto 159/2015, che con l’art.10 ha modificato l’art.19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n.602, prevede la possibilità di evitare o superare il fermo amministrativo di un mezzo non appena venga approvata la rateizzazione del debito. Ad oggi questa possibilità viene concessa però solo a chi ha presentato richiesta di rateizzazione successivamente all’entrata in vigore del decreto legge e dunque dal 25 di ottobre in poi. Questo a causa appunto dell’interpretazione data alla norma che prevede siano “fatti salvi i fermi e le ipoteche già iscritte alla data di concessione della rateizzazione.”
L’intervento correttivo fa parte di una serie di modifiche finalizzate a consentire ad Equitalia interventi che non blocchino la possibilità di continuare a lavorare per poter pagare il debito. Dopo le norme che avevano messo al sicuro la prima casa, il Parlamento e il Governo sono intervenuti per evitare il fermo amministrativo o il sequestro di automobili o strumenti necessari per poter lavorare, laddove spesso all’artigiano indebitato si sottraevano gli strumenti aziendali.
Con le ultime modifiche si sono superate queste modalità, ma con la normativa introdotta questo è possibile solo per chi ha fatto domanda di rateazione dopo il 25 ottobre mentre le altre persone si trovano nell’impossibilità di poter utilizzare il proprio mezzo, spesso indispensabile per l’attività lavorativa, nonostante abbiano già chiesto, ottenuto e persino iniziato a pagare la rateizzazione, solo per il fatto di averlo chiesto prima di quella data.”
“Sull’argomento sono tante segnalazioni ricevute da cittadini trovatisi nella condizione sopra esposta che mi sono arrivati – ha detto il senatore Lai – e mi sembra opportuno che venga chiarita prima di tutto se la volontà del legislatore si è tradotta nel testo di legge correttamente. Sono convinto che non potesse essere voluta una disparità di trattamento che tra le altre cose penalizza lavoratori costretti a non poter utilizzare il proprio mezzo a causa di un fermo amministrativo e nonostante l’avvio della rateizzazione. Per questo motivo ho immediatamente chiesto che sulla questione in oggetto venissero effettuati i necessari approfondimenti e chiarimenti al Governo, anche per verificare se fosse indispensabile un nuovo intervento legislativo.
A questo proposito una prima risposta potrà arrivare anche nella prossima riunione della commissione finanze del senato alla quale che prevede l’audizione dell’amministratore delegato di Equitalia Ernesto Maria Ruffini. In quell’occasione sarà posto il medesimo quesito e ci auguriamo che si possa arrivare in brevissimo tempo a dare un’interpretazione che non penalizzi molti cittadini, colpevoli solo di aver inoltrato la richiesta di rateizzazione prima dell’entrata in vigore del decreto.”