Esercitazioni Militari e Decreto Annulla-Bonifiche, “Pigliaru si pronunci”
iRS chiede al presidente della Regione di prendere una posizione chiara dopo il voto in Parlamento
“iRS ritiene vergognoso che alcuni deputati sardi abbiano votato a favore del DL 91 del 24 giugno 2014, il decreto “annulla-bonifiche” ora è legge grazie al passaggio alla Camera e al Senato senza modifiche sostanziali del testo: dunque esso prevede che per la valutazione dei tassi di inquinamento nelle aree del demanio, destinate ad uso esclusivo delle forze armate per attività connesse alla difesa nazionale, vengano applicate le medesime concentrazioni di soglia di contaminazione previste per l’industria; significa che per le zone di esercitazione militare, da Teulada a Quirra fino a Capo Frasca, sono previste soglie superiori fino a 100 volte rispetto ai limiti applicati fino ad oggi”.
Si apre così una nota di iRS che invita il presidente Pigliaru a prendere una “posizione chiara” dopo gli ultimi avvenimenti. “Pigliaru è il presidente dei Sardi e non può tacere davanti a un atto grave come questo. E’ evidente che il governo italiano anche in questo caso ha agito in maniera diametralmente opposta agli interessi della Sardegna, con l’appoggio imbarazzante di diversi politici sardi – scrive iRS – Da molto tempo i sardi stanno manifestando, in varie forme, la propria contrarietà a questa umiliazione e la Giunta Regionale deve chiarire una volta per tutte da che parte sta: dalla parte dei diritti del popolo sardo o al contrario dalla parte delle esercitazioni militari, come quelle che dovrebbero riprendere dal 21 settembre nelle aree di Quirra e Capo Frasca. iRS continua ad esprimere la propria contrarietà all’uso del territorio sardo per la sperimentazioni belliche di qualsiasi tipologia, a prescindere dal fatto che a testarli sia l’esercito israeliano o meno”.
“Ribadiamo che la Sardegna deve essere una terra di pace e non territorio strategico sul quale testare armi e strategie per operazioni di guerra. Quale altro prezzo in termini di danni ambientali e morti devono pagare i sardi prima che cessino le esercitazioni? iRS si impegnerà a tutti i livelli affinchè l’apparato militare italiano in Sardegna venga completamente smantellato, eseguite le bonifiche necessarie e quantificata l’entità del danno economico, sanitario ed ambientale che decenni di sperimentazini belliche hanno provocato all’Isola”.