Eugenio Finardi ritira il premio “Maria Carta”
Finardi e il popolo sardo sono legati da un rapporto di amore profondo e reciproco, suggellato da innumerevoli concerti ma anche da operazioni benefiche
Domenica 7 settembre Eugenio Finardi ritirerà a Siligo l’importante premio “Maria Carta”, nato per valorizzare e promuovere la musica e la cultura tradizionale della Sardegna, patrimonio che l’artista ha fatto conoscere e apprezzare fuori dai confini isolani. Finardi e il popolo sardo sono legati da un rapporto di amore profondo e reciproco, suggellato da innumerevoli concerti ma anche da operazioni come “Arcu E Chelu”, progetto benefico con cui Eugenio Finardi ha chiamato a raccolta oltre 30 colleghi musicisti in poco più di una manciata di giorni (tra cui Fabrizio de André, i Nomadi, i Negramaro, Roberto Vecchioni, Francesco Renga e i Tazenda) per una compilation i cui proventi sono andati interamente alle popolazioni sarde messe in ginocchio dall’alluvione del 18 novembre.
Finardi, considerato un guru nel panorama cantautorale italiano per il suo percorso unico, fatto di continue sperimentazioni ed esplorazioni artistiche, torna in scena in tutta Italia con il suo inconfondibile sound, reinterpretando live i grandi classici del suo repertorio e gli inediti del nuovo album “Fibrillante” (prodotto da Max Casacci dei Subsonica). Ad accompagnarlo sul palco nel suo show energico e sorprendente, è la band con cui ha scritto e registrato “Fibrillante”: Giovanni “Giuvazza” Maggiore alla chitarra, Marco Lamagna al basso, Claudio Arfinengo alla batteria e Paolo Gambino alle tastiere.
Queste le nuove date del tour e gli appuntamenti speciali ad oggi confermati: il 16 e il 17 settembre a Milano (presso lo storico jazz club Blue Note). Il 20 e 27 settembre porterà rispettivamente sui palchi di Spotorno – SV (in Piazza della Vittoria) e di Faenza (al Teatro Masini, in occasione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti) lo spettacolo “Parole & Musica”.
Dopo aver dedicato gli ultimi quindici anni all’esplorazione di diversi generi musicali, spaziando abilmente dal blues al folk, fino al Fado alla classica contemporanea, Eugenio Finardi ritrova il piglio agguerrito e incendiario e torna alle sonorità di forte impatto e ai contenuti di grande impegno che hanno contraddistinto i suoi primi album Cramps come “Sugo” e “Diesel”.