Eva Bianchi scrive alle autorità: violenze inaudite sugli animali. Fermate i colpevoli
Gentili organi competenti,
ci troviamo costretti nuovamente a inviare una nostra comunicazione a causa dei recenti fatti di cronaca, che vedono come vittima un gattino di appena cinque mesi (presente nella foto in allegato) ucciso a calci da dei ragazzi presso la colonia presente al Forte della Maddalena, già tristemente nota per episodi simili. Sembra ci siano circa due testimoni dell’accaduto, che hanno riferito della morte dell’animale avvenuta pochi giorni fa, dopo essere stato sfinito a calci dai suoi aguzzini. Inviamo questo testo per chiedere a voi, Forze dell’Ordine, in particolar modo al Comandante della Polizia Municipale del Comune di Alghero, un intervento duro e decisivo per bloccare questa violenza che, a nostro avviso, ormai è portata avanti dagli stessi soggetti, perlomeno nel centro storico della città. La stessa sorte è capitata a un altro gatto mesi fa, Max, la mascotte dei commercianti, anch’esso ucciso barbaramente in pieno giorno e la cui storia commosse tutto il nostro paese che portò a una fiaccolata in suo ricordo, alla quale partecipò un gran numero di cittadini. Vogliamo che si controllino le zone a rischio dove sostano gli animali che, per l’ennesima volta, ricordiamo essere protetti e tutelati dalle nostre leggi nazionali e regionali e che il Comune si attivi per riconoscere queste colonie, segnalandone la presenza con dei cartelli e migliorando la luminosità di tali posti che, stranamente, sono sempre gli stessi dove accadono questi atti criminosi ai danni dei nostri animali d’affezione. Invitiamo inoltre con la presente, chiunque sappia o abbia visto qualcosa, a riferirlo alle autorità senza esitare, ricordando loro che gli unici a dover temere la legge sono gli autori di tale gesto, e non i testimoni. Ci domandiamo come si possa vivere con un peso simile sulla coscienza, pensate se la vittima fosse stata un vostro caro o un vostro animale, avreste permesso che i responsabili restassero impuniti? Crediamo di no… La nostra rabbia è legata soprattutto al ricordo di quegli attimi, alla sofferenza di quel povero gatto di soli cinque mesi, che aveva conosciuto solo il lato buono dell’uomo, e che dalle carezze ricevute, all’improvviso, ha subito la violenza più estrema e vile da parte di soggetti pericolosi per la nostra comunità, usando un essere vivente e senziente inerme per sfogare il loro lato più malvagio e oscuro. Invitiamo chiunque sappia qualcosa a comunicarlo alla nostra sede, anche in forma anonima, sapremo noi poi come muoverci, scriveteci al nostro indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Ci teniamo a ricordare che in zona è ancora presente un altro gattino, compagno di giochi di quello ucciso, anch’esso mansueto, che cerca casa, chiunque volesse adottarlo, può farlo comunicandocelo e provvederemo a metterlo in contatto con i volontari che si occupano di quella colonia ai quali va tutta la nostra solidarietà per quanto accaduto e per quello che fanno ogni giorno per i nostri amici a quattro zampe. Per finire, ricordiamo a tutti che il silenzio uccide sempre e, la prossima volta, quanto capitato a questo micio, potrebbe accadere a un vostro animale o a un vostro caro in quanto, come capirete bene, questi sono soggetti molto pericolosi per la nostra società, non solo per gli animali.