Evoluzioni tra le alghe
E' una "moda" che arriva dall' America. Salti mortali, evoluzioni e capriole da brivido. Il tutto, su uno sfondo panoramico come il nostro golfo.
Pare sia uno degli sport invernali più quotati, sopratutto nel periodo delle secche. Voi mi direte: cosa ci trovano i ragazzi che compiono quelle evoluzioni di così entusasimante? In effetti, pensare di cascare su un tappeto di alghe, che nella fantasia vengono viste come un soffice giaciglio, mentre nella realtà sono un ricettacolo di pulci, bigattini e carogne, senza contare gli escrementi degli animali, di sicuro non è una bella immagine. Ma supponiamo che prima di lanciarsi su questi soffici lembi di spiaggia, venga controllata la sua reale fattibilità. Questa “disciplina “, non possiamo negarlo è davvero spettacolare. Arriva dai quartieri newyorkesi, dove i teppistelli, anche molto giovani, per sfuggire alla polizia, si esibiscono in fughe roccambolesche, superando le barriere architettoniche , cancelli, palazzi, muretti, scale, vicoli, con evoluzioni, acrobazie, salti miracolosi, senza rompersi le ossa. Sviluppano un fisico atletico, e riescono a fare cose che difficilmente sono fattibili per l’essere umano. Questa “moda”, è arrivata anche in Sardegna ma viene usata da chi fisicamente se lo può permettere, di librarsi nell’aria e compiere capriole incredibili.Se poi, lo si fa in una spiaggia, con un panorama come il nostro, l’ispirazione è al massimo. E sopratutto conquista chi, rientra a casa da lavoro e si ferma a guardare questi uomo-elastico che si alternano in voli pindarici di estremo effetto. potrebbe essere uno spunto per organizzare qualche torneo dimostrativo legando realtà del nostro pianeta, completamente diverse.