Fantantonio: Cassano la storia di un campione inespresso
Antonio Cassano è stato sicuramente uno dei giocatori più forti nel nostro calcio negli ultimi anni, anche se la sua carriera non è stata all’altezza delle aspettative. Un giocatore maestro dell’imprevedibilità: dai colpi di genio alle cassanate. La sua carriera è stata una scommessa persa contro il suo talento ( se invece a voi piace puntare potrebbe interessarvi accedere a 888sport registrazione , uno dei bookmakers più affidabili in italia).
Con la sua classe avrebbe vincere un pallone d’oro e qualche trofeo, ma le sue intemperanze con giocatori e allenatori sono state un ostacolo per raggiungere il top.
La sua tecnica sopraffina gli permetteva di vedere giocate da fenomeno, visto che riusciva a mandare i compagni in porta con passaggi al limite dell’impossibile, ma la poca voglia di sacrificarsi per la squadra e di faticare, hanno limitato la sua coesione all’interno del gruppo.
Il talento di Bari vecchia, nato il 12 luglio 1982, inizia a giocare tra le strade della sua città, divertendosi a dribblare gli alti bambini. Da piccolo le sue prime esperienze in un club sono con la Pro Inter, squadra della perfieria barese e dopo vari provini viene notato dal Bari e subito aggregato alla rosa della primavera. Debutta a soli 17 anni in Serie A in un derby contro il Lecce e nella partita successiva, schierato titolare contro l’Inter segna al minuto 88 un gol che è rimasto nella storia e visto e rivisto in Tv negli anni a seguire.
Nell’estate del 2001 viene acquistato dalla Roma per una cifra vicina ai 60 miliardi di lire e debutterà sia in Champions sia in Coppa Uefa. Dopo 118 presenze con la squadra capitolina, rifiuta un adeguamento di contratto dando inizio a delle tensioni con la società.
Di questa rottura con i giallorossi ne approfitta il Rel Madrid che per “soli” 5 milioni di euro passa ai Galacticos.
Arrivato un po’ fuori forma nella capitale spagnola tanto che subì critiche dalla stampa, ci mise molto tempo a entrare nei meccanismi della squadra giocando meno del previsto.
La situazione miglioró leggermente nell’estate del 2006 quando lo raggiunge il suo ex allenatore Fabio Capello ma il rapporto si rompe abbastanza presto è così viene messo fuori rosa per un periodo. A fine anno vince la Liga, ma il suo contributo fu molto limitato visto che scese in campo 7 volte segnando solo un gol.
A 25 anni torna in Italia, ed è il colpo a sorpresa della Sampdoria e del presidente Riccardo Garrone, con un operazione in prestito gratuito e la maggior parte dello stipendio pagato dal Real Madrid.
Alla fine stagione le presenze furono 22 con 9 gol ma soprattutto molti assist per i compagni.
La stagione successiva aiuto apoi blucerchiati ad arrivare in finale di Coppa Italia, senza però riuscire ad alzare il trofeo e con un errore dal dischetto che si rivelò decisivo.
Il 2009-2010 fu un annata assolutamente da ricordare sia per lui che per la Sampdoria visto che insieme a Pazzini riuscì a portare la squadra al 4 posto ottenere di così l’accesso ai preliminari di Champions League.
L’inizio della fine però era dietro l’angolo. La Samp non riuscì a entrare nei gironi della manifestazione e Cassano nell’ottobre del 2010 fu messo fuori squadra per gravi comportamenti nei confronti della società.
A gennaio ottiene il permesso di allenarsi e firmare con il Milan.
Il 29 ottobre 2011, di ritorno da Roma fu vittima di un malore e causa di questa indisposizione ha dovuto rimanere fuori alcuni mesi prima di poter riprende le attività sportive.
Ad agosto 2012 si trasferisce all’Inter bello scambio con Pazzini che fa il percorso inverso, ma anche con i nerazzurri il rapporto è breve. Dal 2013 al 2015 gioca con il Parma prima di andarsene e tornare alla Sampdoria club con la quale praticamente concluderà la sua carriera visto che poi tra Verona e Entella non torno più in campo, annunciando più volte il ritiro che diventa ufficiale nel 2018, quando con una lettera da il suo congedo, diventando un opinionista sportivo a tikitaka insieme al suo amico Pardo.
Anche con la nazionale il suo rapporto fu abbastanza burrascoso visto che disputo in totale 39 presenze (poche per un talento del genere)con 10 gol realizzati.