Far benzina in Italia è diventato un lusso per pochi
Se per esempio il mio serbatoio contiene venti litri un pieno viene a costare 77.440 lire, costi improponibili per una famiglia con uno stipendio medio. Con il nuovo primato del carburante, l’Italia si assesta al primo posto nella classifica dei Paesi col costo più elevato della benzina. Alle nostre spalle c’è la Svezia, dove un litro di verde costa 1,864 euro; in Grecia la crisi ha fatto schizzare il costo della benzina a 1,806 euro, mentre nei Paesi dell’Eurozona la media è di 1,725 euro al litro per la verde. La media nell’Unione europea è di 1,699 euro. Per riuscire a risparmiare qualcosa si può fare un viaggio in Romania: qui un litro di benzina verde costa 1,314 euro.
Giorno dopo giorno il carburante aumenta, ma spesso e volentieri le nostre critiche e qualche volta anche la nostra ira si riflette verso i gestori dei distributori. Proviamo ad analizzare il problema in maniera più approfondita per capire quali siano le reali motivazioni che hanno fatto gonfiare i costi della benzina.
Al primo posto le Accise, cioè le tasse sul carburante. Segue la Guerra di Abissinia 1935. Al terzo posto la crisi di Suez del 1956. Altra botta nel 1963 per il disastro del Vajont. Appena tre anni dopo , l’Alluvione di Firenze del 1966. Altre pietre miliari di questa irrefrenabile scalata il Terremoto nel Belice, in Sicilia, 1968. Terremoto del Friuli 1976. Terremoto in Irpinia 1980. Una breve tregua con i terremoti ed ecco la questua per le Missioni militari, prima in Libano ( 1983), poi in Bosnia nel 1996. L’undicesima occasione di aumento dei costi del carburante avviene in occasione del rinnovo contrattuale degli autotranvieri nell’anno 2004. Altra stangata col Decreto legge 34/11 per il finanziamento, la manutenzione e la conservazione dei Beni Culturali. Segue poi l’ Emergenza immigrati durante la crisi Libica del 2011 legge 225/92. La quattordicesima occasione risale al novembre dello scorso anno per l’Alluvione in Liguria e Toscana. Il quindicesimo aumento è richiesto dal Decreto legge del 6 Dicembre 2011 n 201 per il consolidamento dei conti pubblici Governo Monti (Iva dal 20 al 21%)
Tenendo presente tutto questo, quanto incassa lo Stato dal carburante ? A conti fatti su ogni centesimo di aumento lo Stato incassa 20 milioni di euro al mese che tutti noi versiamo ogni qualvolta facciamo benzina. A questo punto l’indispensabile interrogativo: dopo 77 anni di tasse versate per risanare il debito della guerra di Abissinia quante generazione di automobilisti devono trascorrere per risanare l’alluvione del 2011 in Liguria e in Toscana ?
Se potesse servire a qualcosa è bene ricordare che col decreto legge 228 del 29 dicembre 2010 gli stanziamenti relativi al 2011 ammontano complessivamente a 900 milioni di Euto ; nel dettaglio 389,7 per la missione in Afghanistan ( sei mesi), 150 per tre mesi in Libia, 106 in Libano (per sei mesi) Balcani 35,7 (per sei mesi). Altre missioni minori: operazioni antipirateria nelle acque della Somalia, in Iraq, in Albania. Per i milioni di poveri in Italia solo “tasse e debito pubblico”. Complimenti.