FDI-AN: Caligaris affrettata: informarsi prima di gettare ombre
Paolo Truzzu e Salvatore Deidda di Fdi-An: Gli agenti hanno operato con professionalità"
“Prima di lanciare accuse che infangano l’operato e la figura degli agenti di Polizia Penitenziaria bisognerebbe pensarci due volte e approfondire la realtà dei fatti anche coi diretti interessati, ricordando che si sta tratta di rappresentanti dello Stato chiamati ad operare in situazione di pericolo costante e non sempre adeguatamente supportati dallo stesso Stato.” Dichiarano questo Paolo Truzzu e Salvatore Deidda, rispettivamente consigliere regionale e coordinatore di Fratelli d’Italia – An in Sardegna in seguito al caso sollevato dal Presidente dell”associazione Socialismo Diritti Riforme (Sdr). Il caso denunciato dalla Caligaris pone sicuramente in risalto la questione della sanità penitenziaria e più in generale delle carceri in Sardegna, dove il mancato avvio della struttura di Uta ha inevitabili ripercussioni su tutto il territorio regionale, con carcere sovraffollate, in procinto di esplodere e invivbili per operatori e detuniti. “Nella questione specifica inoltre vogliamo precisare che gli agenti di polizia penitenziaria hanno operato con professionalità, non facendo mancare di certo le cure e l’assistenza dovuta al detenuto che, va sottolineato, è un detenuto del reparto di alta sicurezza, quindi giudicato pericoloso e con alto pericolo di evasione-continuano gli esponenti del movimento di Giorgia Meloni- Agli agenti di polizia penitenziaria, al Direttore dell’Istituto e agli operatori va la nostra solidarietà e il nostro sostegno con l’impegno di affrontare complessivamente la questione della sanità penitenziaria, per il vero rispetto tanto dei diritti di chi in carcere lavora, quanto di chi deve espiare la propria condanna”