Festa della luce, successo per il concerto di Uselli al Balaguer
Mauro Uselli al flauto bansuri e GianGiacomo Carta al pakhawaj hanno tenuto incollato il pubblico per un ora di concerto, sotto un sole caldissimo nonostante il mese di novembre, in un clima quasi mistico, reso ancora più magico dalla panoramica sopra il colle, che vede incorniciata Alghero e il suo gigante addormentato, il promontorio di Capo Caccia.
Anche ad Alghero, come in altre città italiane si è voluto festeggiare la ricorrenza della Festa della luce, festa orientale che punta la luce sui “noi stessi” per aprire l’anima alla bellezza della vita. Protagonista di questa bella iniziativa il musicista Mauro Uselli, artista algherese impegnato in un tour di performance musicali in tutta l’isola che ha scelto la sua amata Alghero per questo evento celebrativo. Sempre protagonista la musica indostana. Insieme a lui al suo flauto bansuri l’immancabile amico ed artista e GianGiacomo Carta al pakhawaj, strumento indiano a percussione dal grande fascino musicale. I due hanno tenuto incollato il pubblico per un ora di concerto, sotto un sole caldissimo nonostante il mese di novembre, in un clima quasi mistico, reso ancora più magico dalla panoramica sopra il colle, che vede incorniciata Alghero e il suo gigante addormentato, il promontorio di Capo Caccia.
Ad ascoltare i due artisti, numerosi turisti , soprattutto australiani, oltre ai suoi follower che arrivano da Alghero e dai paesi vicini. Tantissimi i bambini che hanno accompagnato le ritmiche orientali con i loro passi di danza assolutamente improvvisati ma rapiti dai suoni degli strumenti indiani. Un altro grande successo per Uselli e Carta, ma soprattutto la conferma che la musica indiana, che si avvicina alla spiritualità, riesce a toccare le corde dell’animo umano ed è sempre più seguita in tutto il mondo.
E in occasione della festa della luce, questi ritmi musicali contagiano la vibrazione delle persone che la ascoltano; è così potente da cambiare, anche solo per qualche giorno o per qualche ora, il cuore e l’anima delle persone. Ed è il messaggio che ormai il maestro algherese si porta dietro, nella sua filosofia di vita ma anche nella musica indostana: ricercare il bello delle cose, che spesso è lontano dal consumismo, dalla moltitudine, dal costruito. Un passo indietro verso la consapevolezza che la vita è espressione di ciò che siamo, cosi come la musica e tutte le forme dell’arte che ci circondano.
Il maestro Uselli riprenderà con la serie dei suoi “Risvegli musicali” nel mese di Dicembre, come di consueto per il Cap de Any ad Alghero, ma non saranno esclusi appuntamenti come questi, che il pubblico richiede costantemente. Il maestro da la possibilità a tutti di poter rivedere il concerto QUI.