Festha Manna, fede e tradizione per i Martiri Turritani
Dal 14 al 16 maggio i riti per i Santi Gavino, Proto e Gianuario. In cartellone spettacoli e percorsi del gusto
Dal sacrificio di Gavino, Proto e Gianuario sono passati più di 1700 anni, ma il culto per i Santi Martiri Turritani cresce e si diffonde, anche a distanza di secoli, insieme all’attesa per una festa che riesce ad amalgamare fede, storia e tradizione. Gli antichi rituali, le esibizioni folkloristiche, il concerto di Beppe Dettori, il cabaret dei Tre Amici Immaginari, il tributo a Lucio Battisti promosso dai Bazzoni Brothers: sarà ricco il cartellone di eventi della Festha Manna 2016, che comprenderà anche spettacoli, esposizioni artigianali e sagre, a corollario delle celebrazioni religiose in programma dal 14 al 16 maggio.
La manifestazione è stata presentata questa mattina nella sala consiliare del palazzo comunale. Il Sindaco Sean Wheeler ha portato i saluti e ha ricordato quanto sia «importante questo appuntamento per i portotorresi, ma anche per le comunità unite dal culto verso San Gavino, sia in Sardegna che in altre regioni d’Italia». Per l’assessore alla Cultura, Antonella Palmas «la Festha Manna è prima di tutto un evento religioso, storico e identitario. Anche per questo motivo non mancano le nostre sollecitazioni alla Regione Sardegna affinché ne venga finalmente riconosciuta l’importanza. Nei tre giorni dedicati alle celebrazioni migliaia di pellegrini si recano a Balai e nella Basilica di San Gavino per rendere omaggio ai Santi Martiri Turritani. Quest’anno abbiamo voluto valorizzare il suggestivo percorso di fede creando la Carta del Pellegrino: per la prima volta verrà consegnata, al termine del pellegrinaggio che si svolge da secoli nella notte tra il sabato e la domenica di Pentecoste, un’attestazione che testimonierà l’avvenuto compimento del cammino. Auspichiamo – aggiunge l’assessore – che venga ripresa dai cittadini anche la tradizione di addobbare i balconi con il lenzuolo bianco e i fiori durante la processione della domenica: sarebbe un ulteriore segno di attenzione e di recupero di una tradizione che in questi anni si è purtroppo perduta».
Il parroco Don Mario Tanca ha sottolineato l’intensità di un culto antichissimo, condiviso dai fedeli della diocesi di Sassari e che sarà caratterizzato da alcuni momenti culturali in programma proprio nella basilica romanica. Venerdì 13 maggio, alle ore 19.45, durante l’evento Sulle orme dei Martiri, saranno presentate le diciotto opere realizzate dal Maestro Odo Tinteri, che presto verranno posizionate, in accordo con l’amministrazione comunale e la Soprintendenza, in diversi punti della città. Lunedì 16 maggio, alle ore 17, si parlerà delle Indagini antropologiche e biomolecolari condotte sui resti scheletrici ritrovati di recente nel monumento romanico. Nella giornata di Pentecoste, le statue lignee di Gavino, Proto e Gianuario, che si trovano dal 3 maggio negli ipogei di Balai, verranno riaccompagnate in processione in basilica, dopo aver attraversato il Lungomare e il centro della città. La processione sarà aperta dai gruppi in costume coordinati dall’associazione Intragnas, dai cavalieri e dai suonatori di launeddas. Al termine si svolgeranno i balli tradizionali in nome di San Gavino. Il lunedì, alle 10.30, il Pontificale presieduto dal vescovo Atzei, prevede il rito dello scambio delle chiavi, la processione e benedizione a mare.
«La Festha Manna è anche un’opportunità di aggregazione e di forte richiamo turistico. Quest’anno abbiamo deciso di ampliare l’offerta commerciale: nella via Libio, che un tempo ospitava le antiche botteghe – ha affermato il Presidente della Commissione Attività Produttive, Samuela Falchi – sarà dato spazio agli espositori artigianali, in via Mare ai comuni del territorio che vorranno presentare le loro produzioni di pregio e in piazza Bazzoni ai ristoratori locali che prepareranno pietanze tipiche. Il mercato si svolgerà, naturalmente, anche lungo il percorso tradizionale da via Indipendenza al Corso Vittorio Emanuele». «Cercheremo, inoltre, di lanciare un messaggio sulla sostenibilità – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente, Cristina Biancu – mettendo a disposizione di questi ristoratori una piccola fornitura di piatti, bicchieri e posate ecocompatibili offerta da Novamont e Matrica e creando nove spazi in città con bidoni per la raccolta differenziata».
Sabato 14 maggio si rinnoverà nella rada di Scogliolungo l’appuntamento con la rievocazione storica della Regata del Pescatore, organizzata da Assovela, e dal 13 maggio aprirà i battenti al Palazzo del Marchese la mostra dedicata al pittore Mario Paglietti, organizzata dal Lions Club Porto Torres. Per i tre giorni della Festha, nell’area compresa tra Piazza Dogana e via Mare, l’associazione RapaciCapaci organizzerà La Festa Grande delle associazioni, con spettacoli di falconeria, motoraduni, esibizioni con i “mini atleti” della Dinamo Sassari e del CMB Porto Torres, sagre del maialetto, del vitello, del pesce e birra “bio”, mentre nel Museo del Porto sarà allestita la mostra Il Popolo di bronzo, di Angela Demontis, caratterizzata da ricostruzioni a dimensione reale di armi, abiti e utensili dei bronzetti nuragici.
In programma il laboratorio di archeologia sperimentale ARC. Sabato 14 in piazza Umberto I i Bazzoni Brothers presenteranno il loro album di prossima uscita. Insieme a Fabrizio Conconi, Jim Solinas, Fabrizio Leoni e Gavino Ruju saranno poi protagonisti dello show “Una sera con Lucio”, dedicato a Lucio Battisti. Sul palco anche i giovani cabarettisti di Porto Torres, Tre Amici Immaginari, che proporranno diversi sketch del loro ampio repertorio. Domenica 15 la splendida voce di Beppe Dettori diventerà la colonna sonora della Festha Manna 2016, sempre in piazza Umberto I. Il cantante proporrà i vecchi successi e gli inediti del suo album da solista “Abba”. Lunedì, davanti alla Torre Aragonese, è previsto il concerto dei Doc Sound. Per tutto il mese di maggio si susseguiranno manifestazioni sportive e culturali, fino ad arrivare al 12 giugno, quando sarà in programma il Palio di Santu Bainzu, appuntamento curato dall’associazione Etnos, che chiuderà il cartellone degli eventi.
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