Fine settimana di gran caldo e conseguenti distrazioni
E stato un fine settimana di gran caldo ascrivibile al nuovo anticiclone africano Ulisse che ha portato in omaggio alla Sardegna le calde temperature provenienti dal Sahara. Si susseguono quindi le ondate di caldo per le quali gli esperti si ingegnano a mutare di volta in volta denominazione; dopo Annibale, Scipione e Circe è la volta di Ulisse, anch’egli capace di attirare un gran numero di bagnanti lungo tutta la riviera. Qualche precedente giornata di nuvolaglia era riuscita ad abbattere di qualche linea i termometri algheresi, contribuendo a liberare turisti e residenti dalla calura opprimente delle giornate preannunciate. Ma gli effetti del gran caldo si sono fatti sentire, eccome.
Solo in spiaggia la frescura di un alito di brezza unita al piacere refrigeratore di tenere i piedi a bagno a qualche metro dalla battigia hanno riscontato plauso e consenso da parte di tutti, degli anziani soprattutto. Un giovinotto somigliante per tonicità corporea alle statue bronzee di Riace, petulante con gli amici a passeggio nell’acqua fino ai polpacci e incurante delle insidie sul fondale trasparente, è schizzato fuori dall’acqua come un fulmine urlando come un forsennato per essere trasportato velocissimamente al pronto soccorso e sottoporre ai medici di turno il piede sinistro che in men che non dica si era gonfiato come un’anguria.
La distrazione, nonostante la frescura, può giocare sempre brutti scherzi. Come ad un edicolante che poco prima della chiusura ha poggiato un quotidiano del sabato 28 sui giornali di domenica 29: poco male, se non per il cliente che al rientro a casa si è dovuto sobbarcare gli improperi della moglie per la distrazione di aver acquistato… di domenica… il quotidiano del giorno precedente.