Villanova Monteleone, Flavio Soriga a Cinemadamare, il più grande raduno di giovani filmmaker
Proprio un esordio d’autore quello dello scrittore Flavio Soriga che incontra i 50 giovani cineasti italiani e stranieri che compongono la Carovana di Cinemadamare, il più grande raduno di filmmaker del mondo che fa tappa, in questi giorni, in Villanova Monteleone
“Ricordatevi che non siete in Sardegna. La Sardegna non esiste: esistono, infatti, mille Sardegne diverse, ogni angolo di questa grande isola ha una sua storia, una sua parlata, sue tradizioni e una sua cucina”. Proprio un esordio d’autore quello dello scrittore Flavio Soriga che incontra i 50 giovani cineasti italiani e stranieri che compongono la Carovana di Cinemadamare, il più grande raduno di filmmaker del mondo che fa tappa, in questi giorni, in Villanova Monteleone. Soriga, invitato dagli organizzatori e dal Sindaco del Comune del Nuraghe Appiu, proprio per spiegare la terra sarda a giovani registi, attori, sceneggiatori, operatori provenienti da 30 paesi diversi, aggiunge: “Questa è ancora una terra piena di pecore e capre, ma chi le alleva non sono i pastori antichi del tempo della Deledda, sono spesso giovani imprenditori moderni, pienamente nel loro tempo. Gran parte dei sardi vive in città, in appartamento, e va a mangiare sushi. Questo non vuol dire che i racconti di una Sardegna pastorale, agricola e ricca di spazi e silenzi siano racconti falsi, semplicemente ci sono molte Sardegne diverse, ed è importante che chi riprende una anziana donna col velo che attraversa solitaria un paesino di poche centinaia di abitanti sappia che non sta rappresentando la vera Sardegna, perché non esiste un’unica vera Sardegna. La Sardegna è anche Tiscali,
che in un certo momento è stata la più grande internet company d’Europa; è il Cagliari che trent’anni fa va alle semifinali di coppa Uefa; la Sardegna è lo stilista algherese Antonio Marras, conosciuto in tutto il mondo”.
Incalzato, poi, dalle tante domande dei filmmaker, ad iniziare dai e newyorkesi che da tempo sognavano di visitare l’Isola della Barbagia e della Costa Smeralda, il giovane autore precisa che la Sardegna è molto di più di quello che si può vedere in una settimana, serve una vita intera per conoscerla un po’. “Io – puntualizza Soriga- ci ho trascorso più di trenta inverni interi e ancora non riesco bene a capire che idea ho, della Sardegna”. Poi, da parte dello Special Guest di Cinemadamare 2021, una raccomandazione specifica, rivolta proprio a chi intende dedicare la propria vita professionale a narrare storie: “Fate molta attenzione: si possono benissimo raccontare invenzioni, ma -avverte Soriga- bisogna sapere che è molto pericoloso, perché le storie possono definire un luogo e un popolo, per decenni, quindi c’è una grande responsabilità nel provare a raccontare una terra così ricca di identità, e di tante identità spesso molto diverse l’una dall’altra, il
vecchio pastore dell’interno e suo figlio che fa l’Erasmus, il pescatore di Alghero e il produttore di olio che esporta negli Stati Uniti, il fantino di Orgosolo e lo chef di Carloforte diventato famoso in tutta Italia. Non esiste la Sardegna, ne esistono molte, vedrete che se iniziate a raccontarne una vi verrà subito voglia di tornare a raccontarne un’altra. Buon lavoro, in bocca al lupo”.
L’incontro, nel corso del quale Soriga ha parlato per lo più in inglese, è finito tra gli applausi dei giovani cineasti: “ciò mi riempie di orgoglio -commenta il direttore di Cinemadamare, il giornalista del Tg La7 Franco Rina- perché ho fatto di tutto per organizzare questo workshop e di farlo con Flavio, che conosco da decenni e che ammiro senza riserve”.