Francesco Sasso, Presidente del Parco di Porto Conte, ribatte alle critiche
“Premetto che sin dal giorno successivo alle elezioni comunali ho dato la mia disponibilità a convocare l’Assemblea del Parco per procedere all’elezione del nuovo Presidente. Autorevoli esponenti della sinistra algherese anche di recente mi hanno detto di non aver raggiunto l’accordo per indicare il nuovo Presidente e di pazientare ancora. Visti gli ultimi attacchi rivoltimi dalla stessa maggioranza ho provveduto a convocare l’Assemblea per il giorno 14 settembre con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo Presidente. Ritengo poco credibile questa maggioranza quando valuta l’operato dell’Ente Parco dal numero delle convocazioni del Consiglio direttivo.
In questi anni il Parco di Porto Conte – precisa il Presidente Sasso – si ha ritagliato un ruolo di primo piano nel contesto regionale ed internazionale intessendo rapporti con i parchi della Corsica e della Catalogna. Sono stati siglati numerosi protocolli di intesa con gli altri Enti che operano nel territorio dell’area protetta. È importante ricordare, a titolo di esempio, il traguardo raggiunto con l’Agenzia Laore che ha concesso in comodato d’uso gratuito al Parco alcuni immobili. Trattasi dell’ex forno del pane e di un villino a Tramariglio e della diramazione carceraria di Porticciolo, immobili al momento nel più assoluto degrado. Per l’ex forno sono stati destinati duecentomila euro per ristrutturarlo e per realizzarci l’emporio dei prodotti del Parco. Per il villino di Tramariglio sono stati destinati centoottantamila euro per ristrutturarlo e per realizzarci una foresteria.
Abbiamo siglato un importante accordo con la Regione, Assessorato al Lavoro, che ha inserito il Parco nel progetto “Geoparco-Ifras”; grazie a tale progetto stiamo realizzando le manutenzioni con un investimento di duecentocinquantamila euro il Parco, e di seicentocinquantamila euro la Regione. Con l’Ente Foreste siamo riusciti a inserire nella programmazione degli interventi silvicolturali la pineta di Arenosu che, a breve, sarà interessata da lavori di bonifica e miglioramento per un importo di quattrocentomila euro. Abbiamo raggiunto importanti risultati nel campo della formazione delle professioni “verdi”. Grazie agli accordi raggiunti con il Centro di Formazione dell’Assessorato al Lavoro regionale ci sono stati finanziati corsi di formazione per tecnici dell’agricoltura biologica, per i coadiutori della fauna selvatica e per tecnici dei servizi turistici nelle aree protette. Da febbraio di quest’anno il Parco dispone di diciotto guide per l’accoglienza ai visitatori, figure specializzate che operano in regime di libera professione e che hanno già costituito una coperativa di servizi.
A breve, grazie ad un finanziamento regionale di trecentomila euro, partiranno i lavori di allestimento del piano superiore dell’ala destra della sede di Tramariglio, mentre con altri centoventicinquemila euro verranno realizzati impianti fotovoltaici e di risparmio idrico. Abbiamo avviato la procedura di adesione alla Carta Europea del Turismo sostenibile, il Comitato Scientifico, da noi incaricato, ha realizzato la parte tecnica del Piano del Parco. Grazie al marchio di qualità ambientale stiamo coinvolgendo le imprese locali nello sviluppo sostenibile del territorio. A fronte di quanto sopra riportato e di molto altro – conclude Francesco Sasso – mi viene difficile capire come si possa accusare il Parco di non fare niente per il rilancio della nostra economia quando abbiamo attivato numerose iniziative per valorizzare il territorio, per coinvolgere e valorizzare l’agroalimentare con la certificazione di qualità, per avviare ad Alghero quel turismo sostenibile che manca nell’offerta cittadina. Non me ne voglia l’attuale maggioranza ma le critiche fine a se stesse non servono ad uscire dall’attuale crisi”.