FSI: «la burocrazia blocca le iscrizioni ai corsi di formazione per Operatore Socio Sanitario»
«L’Assessore rinvii i termini di scadenza e risolva il problema cambiando le condizioni previste nel bando» - lo chiede la segretaria territoriale di Sassari dell’FSI, Mariangela Campus.

La burocrazia regionale blocca le iscrizioni ai corsi di formazione professionale per Operatore Socio Sanitario provocando danni immensi a chi aspira ad inserirsi nel mondo lavorativo. L’FSI sottolinea l’urgenza di risolvere il problema in una regione come la Sardegna dove le percentuali di disoccupazione salgono vertiginosamente e dove i giovani spesso gettano la spugna a causa di pratiche troppo cavillose. “Qui si prendono in giro persone che sono alla fame – afferma la segretaria territoriale di Sassari dell’FSI, Mariangela Campus – chiediamo all’Assessorato competente di rinviare il termine di scadenza delle iscrizioni ai corsi perché i CAF allo stato attuale non sono in grado di fornire l’ISEE del 2015 necessario per iscriversi. Proponiamo quindi di consentire di presentare comunque le domande producendo l’ISEE del 2014”.
La questione nasce dopo la pubblicazione di un bando per partecipare a 50 corsi (con 25 allievi per ogni corso per complessivi 1.250 corsisti), che consentono di ottenere la qualifica di Operatore Socio Sanitario ( OSS ). Anche la Regione pubblicizza l’evento dedicato ai residenti in Sardegna, parlando di modalità semplici e veloci attraverso la compilazione di una domanda scaricabile dal sito. Ma le cose non sono così automatiche : nella domanda infatti, viene richiesto l’ISEE del 2015, compresi i conti correnti delle persone del nucleo familiare, due elementi che allo stato attuale non possono essere forniti né dai CAF né dalle banche.
“Ecco perché chiediamo urgentemente di consentire comunque la partecipazione ai corsi presentando l’ISEE del 2014 prima che scada il termine previsto il 16 febbraio 2015, in questo modo si darebbe un’opportunità a tante persone in difficoltà che ora invece sarebbero schiacciate dalla burocrazia”, conclude Mariangela Campus.