Gemelline sparite: forse si trovano in Sardegna.
La Dda ha aperto un inchiesta. E’ probabile che le gemelle rapite dal padre possano trovarsi in Sardegna. Alessia e Livia Schepp, le due gemelline italo svizzere potrebbero trovarsi in qualche angolo della nostra terra. Le bambine erano scomparse nel gennaio del 2011. Si era da subito temuto che il padre le avesse uccise per vendicare così la separazione dalla moglie: “Non vedrai più le nostre figlie”, le aveva scritto nella lettera in cui annunciava il suicidio. Il 30 gennaio del 2011 il padre Matthias, ingegnere, le rapì perché non accettava la separazione dalla moglie Irina Lucidi, originaria di Ascoli. Poi si uccise – era il 3 febbraio – buttandosi sotto un treno nel Foggiano. In una delle tante lettere inviate alla moglie scrisse: “Non vedrai mai più le bambine. Riposano in pace. Non hanno sofferto”. Si temette sin da subito che l’uomo avesse uccise entrambe le figlie. Ora però un fascicolo affidato alla Dda, potrebbe riscrivere il finale della storia.
Ma a quanto è trapelato da un avvocato cagliaritano, pare che le bambine non sono state uccise ma siano state abbandonate in un campo rom. Le tracce delle due piccole, bionde come angeli, si erano perse in Corsica. Era la destinazione dei biglietti che il padre aveva acquistato durante la fuga. E proprio Propriano, città a sud di Ajaccio, lo aveva avvistato un testimone insieme alle piccole. Quello che si chiedono gli inquirenti è: è possibile che le piccole siano state affidate a qualcuno in Sardegna? Al momento l’inchiesta è senza ipotesi di reato e senza indagati ma una cosa è certa; è stato messo a soqquadro un campo rom tra oristano e Nuoro quindi è un’ipotesi più che accreditata che le bambine siano ancora vive.