Genera Festival parte da Alghero con Graziella Monni
Da Alghero, con i suoi colori caldi e ammalianti del tramonto, il Festival entra nel vivo con protagonisti e grandi penne che hanno già incuriosito la critica e il pubblico. E’ la scrittrice Graziella Monni a inaugurare il ciclo di appuntamenti letterari, accomunati da un filo conduttore indistruttibile: il coraggio, l’avventura, la generatività.
Si apre con l’avventura, gli intrighi e la storia l’edizione 2024 del Genera Festival. Da Alghero, con i suoi colori caldi e ammalianti del tramonto, il Festival entra nel vivo con protagonisti e grandi penne che hanno già incuriosito la critica e il pubblico. E’ la scrittrice Graziella Monni a inaugurare il ciclo di appuntamenti letterari, accomunati da un filo conduttore indistruttibile: il coraggio, l’avventura, la generatività. Dai Bastioni Magellano del porto di Alghero, il tuffo nel passato a Caller è velocissimo: l’antica Cagliari del 1535 è la location ideale per raccontare avventure battaglie e intrighi. Lo fa con estrema naturalezza la Monni, dirigente scolastica, professoressa e scrittrice nuorese, che ci traghetta proprio li, nella terra del sole, con un romanzo avvincente, pieno di pathos e colpi di scena. Accompagnata dalla presentazione di Elias Vacca, la Monni ricostruisce le tappe di questo viaggio, frutto di un lavoro costante, incalzante, dove vicende fantastiche hanno radici nella storia. Uno strano rapimento è l’origine del viaggio che parte da Cagliari e approda ad Algeri. Ma all’arrivo, ai protagonisti accade qualcosa di sorprendente. In questo romanzo ricco e appassionante, che mette in scena battaglie e intrighi, avventure per mare e trame di corte, Graziella Monni racconta l’incontro e lo scontro tra due mondi e due religioni. Jacopo e Violante,i protagonisti, come Romeo e Giulietta, con la loro storia d’amore sono al centro di un affresco memorabile, in un corrusco Cinquecento sardo.
E la lettura scorre veloce, galoppante, come le onde del mediterraneo culla di civiltà e di vicende roccambolesche. La stessa passione è ben visibile nelle parole della Monni che non vuole lasciare ai lettori un saggio bensi un romanzo che si snoda da Caller a Nuralba, da Alghero a Posada, dove si costruisce un pezzo di storia della nostra isola. Come ha sottolineato poi lo stesso Elias Vacca, ci vuole tanto studio per poter dare forma ad un romanzo storico di questo genere. “Studiare e farsi tante domande” ha ribadito la Monnni, per entrare nel vissuto dei nostri padri e conoscere le sfide, le dinamiche territoriali, le storie dentro le storie. Ricordiamo che la Monni è stata finalista alla XIII edizione del Premio Calvino con un romanzo rimasto inedito.
Il secondo protagonista del Genera Festival è GianMaria Volpato, cantautore giovanissimo, giunto secondo all’edizione di Xfactor del 2022, vincitore di Sanremo Giovani 2023 e con diverse hit molto amate dai ragazzi. Ha scritto un libro interessante “Stagno”, Mondadori editore, dove racconta la storia davvero originale di un ragazzo di 17 anni. Avremo modo di dialogare con l’autore e di scoprire che cosa significa essere estranei, alieni di una realtà spesso immobile e immutevole . E’ un romanzo ruvido, sporco, tagliente, ricco di lucida e snervante ironia. E’ la storia di Italo, un racconto forte, sensibile, graffiante. E’ un libro uscito il 28 maggio di quest’anno ma che ha già trovato grande interesse da parte della critica nazionale. Per essere una prima uscita e per essere il frutto di una mente cosi giovane, non sarebbe azzardato chiamarlo talento. L’appuntamento con Gianmaria Volpato è ad Alghero martedì 16 luglio alle 21 00 a Villa Mosca, mentre il giorno seguente, mercoledì 17 l’autore sarà a Ittiri in Piazza del comune alle 19 00. Per conoscere meglio i protagonisti del Genera Festival è possibile consultare la pagina facebook.
Ad aprire le serate letterarie del Genera Festival è una donna scrittrice, metà del Cinquecento Càller, l’antica Cagliari, e le coste sarde sono minacciate dalle scorrerie dei pirati musulmani, che arrivano da Tunisi. In una tragica notte a Nuralba, vengono rapiti quattro giovani tra cui Jacopo, promesso sposo di Violante, figlia dell’importante medico e possidente don Alfonso. Sulla spiaggia
da cui sono stati presi, è lo stesso don Alfonso a trovare uno strano anello: somiglia a un gioiello che gli era stato offerto da un moro in cambio di aiuto, anni prima. Lui il dono lo aveva rifiutato, ma è vero che aveva aiutato quell’uomo a sfuggire all’esecuzione capitale. È forse lo stesso uomo che ora ha rapito i quattro ragazzi? Il suo lontano gesto di compassione ha distrutto la vita di Jacopo e quella di sua figlia? Di certo da quel giorno è come se un’ombra scura, una lunga notte, si abbattesse sul paese. Don Alfonso decide allora di partire per Algeri nel tentativo di riscattare gli ostaggi; con lui c’è frate Fernando, anch’egli in passato vittima di una scorreria in cui era stato catturato un suo amico d’infanzia. Ma all’arrivo li aspetta una sorpresa. In questo romanzo ricco e appassionante, che mette in scena battaglie e intrighi, avventure per mare e trame di corte, Graziella Monni racconta l’incontro e lo scontro tra due mondi e due religioni. Jacopo e Violante, come Romeo e Giulietta, con la loro storia d’amore sono al centro di un affresco memorabile, in un corrusco Cinquecento sardo.