Gestori di 2 bar protestati per meno di 2 euro
Di questi ultimi tempi diventa assai difficile gridare allo scandalo anche in situazioni impensabli, soprattutto perché inconcepibili. Ma proseguendo di questo passo la fiducia dell’individuo finirà per auto esaurirsi fino ad annientare il valore della comprensione e della solidarietà fra i componenti della odierna società civile. Non potrà essere diversamente per i gestori di due bar a Tortolì che si sono ritrovati a far parte della pessima categoria di imprenditori insolventi.
La coppia manda avanti due attività commerciali grazie al fido di 10mila euro concesso dalla banca locale. Il 10 gennaio la donna viene invitata in filiale per azzerare l’esposizione. Comincia così la corsa contro il tempo per recuperare gli euro necessari a tappare il ‘buco’. Si decide di versare una parte in contante più l’assegno (postale) di disoccupazione del compagno che, proprio in quel mese, è risultato essere di soli 755 euro e 4 centesimi, non bastevole a coprire l’importo del titolo bancario. Al momento dell’incasso l’assegno versato è risultato insufficiente a pagare il debito bancario per meno di due euro di differenza. Quando si dice che bisogna aver fiducie e … sperare.